Aggressione omofoba a Pescara, Arci: chiudere i luoghi dell’odio

A denunciare un’aggressione omofoba a Pescara è una nota dell’Arci, che chiede di prendere provvedimenti contro i circoli “ispirati all’ideologia fascista”.

“Le vie del Centro della città di Pescara sono state teatro di un gesto di assoluta gravità, nel corso della notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno, quando una coppia di turisti di nazionalità brasiliana che camminavano mano nella mano sono stati aggrediti da un uomo che li ha colpiti più volte con calci e pugni. In particolare uno dei due, il più grave, ha riportato ferite evidenti al volto visibilmente tumefatto. I due ragazzi avrebbero riferito di essere stati vittime di un’aggressione omofoba poiché sono stati visti mano nella mano da chi li ha aggrediti”.

A denunciarlo in una nota è Arci Pescara, che nel condannare tale gesto, offre massima disponibilità alle vittime, sia come sostegno legale sia come sostegno umano nel senso più ampio possibile, e a tal proposito si rivolge a titolari e operatori di strutture alberghiere e di ospitalità del territorio “affinché ciò venga comunicato ai giovani aggrediti, di cui non conosciamo gli estremi. Inoltre Arci Pescara lancia un appello ai responsabili della sicurezza e alla cittadinanza tutta: occorre prendere provvedimenti contro i luoghi di aggregazione nati di recente nelle vie del centro di Pescara, animati da principi ispirati all’ideologia fascista. Tali luoghi vanno presi di mira e ne va interrotta l’attività, palesemente ispirata da principi contrari alle leggi italiane e alla nostra Costituzione, oltre che ad ogni minimo principio del vivere civile. Occorre dare un messaggio forte e chiaro contro chi, nella nostra città come altrove, agisce ispirato da principi di odio e lo fa sentendosi protetto da luoghi che lo accolgono. La sola esistenza di tali luoghi fa della nostra città un luogo da evitare per coloro che vorrebbero invece viverci o anche solo venirci in vacanza e raccontarne la bellezza al resto del mondo”.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.