Coronavirus Abruzzo, CNA propone uso taxi e NCC

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Coronavirus Abruzzo, per il trasporto delle persone in sicurezza, la CNA propone: utilizzare taxi e mezzi con conducente.

Taxi e trasporto con conducente in soccorso di una mobilità pubblica che alla ripresa delle attività rischia di collassare, per effetto delle restrizioni imposte da norme di sicurezza sanitaria che hanno finito per ridurre drasticamente i posti a disposizione sui mezzi pubblici. Motivo più che sufficiente per riformare rapidamente il Piano per la mobilità regionale, ovvero lo strumento di governo del sistema. E’ la proposta avanzata da CNA Abruzzo al Sottosegretario con delega ai Trasporti della Regione Abruzzo, Umberto D’Annuntiis, cui è stato anche richiesto un incontro urgente; proposta che la confederazione artigiana ha integrato con una nota indirizzata ai sindaci dei quattro capoluoghi di provincia, oltre che di Giulianova, Avezzano, Montesilvano e Vasto, in cui si chiede offrire il proprio contributo.

Il problema, scrive il responsabile di CNA Fita Abruzzo William Facchinetti, è che «si affacciano all’orizzonte misure particolarmente stringenti, e una fase molto delicata in cui diventa fondamentale dare il massimo della sicurezza sanitaria ai cittadini senza deprimere il servizio di trasporto pubblico. A seguito della pandemia, oggi, le imprese private di trasporto persone fino a 9 posti, e oltre, sono paralizzate nell’operatività e sull’orlo del tracollo. Per carenza di entrate e per inadeguatezza delle risorse offerte dal sistema pubblico a sostegno finanziario nell’emergenza».

Insomma, per la CNA diventa necessario «procedere alla revisione del piano per la mobilità regionale: alla ripartenza delle attività sociali ed economiche dovranno essere previste importati modifiche alla gestione del trasporto persone, non fosse altro per gli obblighi di distanziamento sociale». Obblighi che rischiano di mettere in crisi eserciti di pendolari (operai, studenti, impiegati e altri dipendenti) che ogni giorno salgono sui mezzi pubblici per raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio. Dunque, nel momento della ripresa, i posti gestiti da taxi e mezzi con conducente (categoria che arruola di tutto: automobili, pulmini, bus) possono rivelarsi essenziali per garantire la continuità del trasporto pubblico: una sinergia che a questo punto diventa vitale per la salvezza di aziende che non chiedono sussidi ma commesse di lavoro.

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.