Divieto botti di fine anno: ordinanze comunali illegittime, lo certifica un parere del Ministero degli Interni recepito dalla Prefettura di Rovigo.
Sorge il dubbio che quello di emettere ordinanze di divieto di sparare fuochi d’artificio la notte di San Silvestro, da parte dei comuni, sia più un modo per accattivarsi i favori degli animalisti, preoccupati per gli effetti nocivi su cani e gatti, piuttosto che rendere un servizio davvero efficace alla collettività. Senza contare il paradosso delle autorizzazioni concesse ai venditori ambulanti chiamati, comunque, a pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico. Ma Viva Dio! Siamo in Italia, il paese delle contraddizioni e così, come nella favola del Re Nudo, mentre fioccano comunicati provenienti dai vari comuni, solo una decina questa mattina, di ordinanze sindacali che vietano di sparare petardi e simili allo scoccare della mezzanotte, tra il 31 dicembre ed il primo gennaio, ecco che un sindaco, quello di Città S.Angelo Gabriele Florindi, rende noto un documento proveniente dal Ministero dell’Interno che sgombra il campo da ogni dubbio:
“Sono illegittime le ordinanze che vengono adottate dai sindaci ex art.54, comma 4, del decreto legislativo n°267 del 2000 per vietare l’utilizzo dei fuochi d’artificio (petardi e simili) – scrive il Ministero che poi spiega – Infatti, non sussistono i presupposti della contingibilità e urgenza necessari per poter adottare l’ordinanza sindacale. Inoltre – prosegue la nota – ai sensi dell’art. 29, comma 5 del decreto Legislativo n° 123 del 29 luglio del 2015, spetta al Prefetto e non al Sindaco l’autorità di sorveglianza sul mercato per quanto riguarda gli articoli pirotecnici.”
Questo il testo integrale del parere del Ministero protocollo n°18798 dello scorso 9 dicembre, il cui testo é stato quasi integralmente diramato dalla Prefettura di Rovigo con la circolare n° 6096 del 16 dicembre. Ordinanze, dunque, che hanno il valore della carta straccia, se non fosse per il fatto che molti operatori commerciali del settore vengono comunque danneggiati, come se il mercato dei botti illegali, che rappresenta già una pesante minaccia per coloro che agiscono nel pieno rispetto delle normative, non provocherebbe già abbastanza guai ad un settore che vive principalmente grazie a periodi come questi.