Il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti, ma anche il segretario reggente del Pd Martina, la segretaria Cgil Susanna Camusso e la presidente onoraria Arci Luciana Castellina, protagonisti stamane del XVII Congresso Nazionale Arci all’Aurum di Pescara.
“Liberarsi dalle paure” il tema centrale del 17esimo congresso nazionale dell’Arci in corso di svolgimento in questi giorni all’Aurum di Pescara. Chiaro il riferimento al tema dell’immigrazione, ma anche al ruolo di cui deve riappropriarsi un certo ed ampio tessuto sociale della sinistra in Italia, fieramente rappresentato dall’Arci. E, da questo punto di vista, il faro della discussione é quello suggerito dall’intervento della presidente onoraria dell’Arci, Luciana Castellina, che fa alzare in piedi la nutrita platea strappando diversi minuti di applausi, spaziando in agilità da Marx a Papa Francesco per affermare che su un tema cruciale e delicato come quello dei flussi migratori, ci si libera dalla paura con la carità, ma una carità vista anche come impegno etico e politico. L’invito é rivolto, principalmente ai circoli Arci, chiamati a tornare nelle periferie, a parlare con la gente a riscoprire il gusto della lotta di classe come tutela dei propri diritti, condivisi con tutte quelle categorie che diritti non ne hanno, gli immigrati. Sugli ammonimenti della Castellina di riflesso gli interventi del segretario reggente del Pd Maurizio Martina che, analizzando l’attuale scenario politico, si lascia andare ad un’autocritica, é capitato anche a noi di dimenticare l’articolo 3 della Costituzione – tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge – dobbiamo ritrovare unità e fare fronte comune contro il rigurgito delle destre, dice ancora Martina, un unità che vada oltre le idee diverse al nostro interno.
La segretaria generale della Cgil Susanna Camusso invita, invece, ad una battaglia contro le diseguaglianze nel mondo del lavoro, ma anche per l’immigrazione, tornando alle origini della sinistra, quella soprattutto solidale.
Al termine dei lavori l’intervento del fondatore di Libera Don Luigi Ciotti:
“L’immigrazione non puo’ essere reato perche’ non puo’ essere reato la speranza delle persone”. Cosi’ il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, a Pescara, a margine del 17esimo congresso nazionale dell’Arci (Associazione ricreativa e culturale italiana). “Chi arriva da noi – ha proseguito – cerca una speranza, una liberta’, una dignita’, una terra promessa”. “Fuggono dalla poverta’, dai disastri ambientali, dai conflitti e dalle guerre. Allora – ha ribadito- l’immigrazione non puo’ essere un reato perche’ la speranza non e’ un reato”.
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