Un Ferragosto alternativo da trascorrere in uno dei paesi fantasma presenti in Abruzzo, tra storia e leggenda, natura e cultura.
Altovia, Buonanotte, Faraone, Frattura, Frunti (Solignano), Laturo, Torre di Sperone, Valle Piola, i loro nomi forse, diranno poco o nulla, eppure custodiscono storia, leggenda, tradizione e cultura. Sul sito Paesi Fantasmi (Clicca) un prezioso vademecum per un viaggio alternativo tra i borghi abbandonati e semi abbandonati in Abruzzo, ma anche in Italia e all’Estero. Angoli d’Abruzzo che appaiono all’improvviso, arroccati sulla montagna, o adagiati nelle valli. Piccoli scrigni dove storia e mito si intrecciano indissolubilmente a testimonianza di un Abruzzo interno da scoprire.
Dal castello del XII secolo di Malanotte poi diventato un po’ per scaramanzia, forse, Buonanotte, nel Chietino, borgo abbandonato a causa di una frana, a Sperone di Gioia dei Marsi, lasciatosi abbandonare dopo il sisma e a causa dell’isolamento. Dal centro rurale di Laturo, in provincia di Teramo, al borgo di Valle Piola, sui monti della Laga, addirittura finito in vendita su e-bay, al momento senza troppo successo.
Ma sono molti di più gli scorci fantasma d’Abruzzo, abbandonati dopo terremoti o frane, conflitti bellici o semplicemente a causa dell’isolamento. C’è anche chi sta realizzando una serie di filmati sui paesi abbandonati della nostra regione (Guarda Video Icaro Droni). Una gita fuori porta decisamente originale, per restare fuori dal caos e dalla folla, e leggere una pagina di storia poco approfondita, ma decisamente affascinante, del nostro Abruzzo.