Prometteva cure mediche immediate ed esenti da ticket per coloro che acquistavano i medicinali nella Parafarmacia del figlio. Nei guai un ortopedico che è stato sospeso dall’esercizio della sua professione.
Farmaci scontati ma soprattutto cure mediche immediate ed esenti da ticket. Queste le lusinghe di A. C. , noto ortopedico ortonese di 68 anni, per i suoi pazienti “fedeli” che avrebbero accettato di acquistare i medicinali presso la Parafarmacia di via Monte Majella ad Ortona di proprietà del figlio . Il medico, in servizio presso l’Unità operativa di ortopedia dell’ospedale “Bernabeo” di Ortona, ieri pomeriggio è stato sospeso dall’esercizio della sua professione per la durata di dieci mesi. Il provvedimento interdittivo, emesso dal GIP del Tribunale di Chieti, gli è stato notificato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti unitamente ai colleghi del NAS di Pescara nell’ambito dell’operazione denominata ” Hyaluronic Acid”. Il medico è stato denunciato per abuso d’ufficio mentre il figlio risulta indagato. I militari dell’Arma, al termine di articolate indagini durate due anni, hanno accertato che A.C. aveva indotto centinaia di pazienti ad acquistare i farmaci presso la Parafarmacia del figlio 40 enne con un ingente danno economico per l’amministrazione della Asl, che ammonterebbe a oltre 1.295 euro, oltre ad un indebito profitto per il farmacista. Le indagini sono partire in seguito ad una segnalazione inoltrata alla Procura della Repubblica teatina dalla Asl che aveva ricevuto segnalazioni da numerosi pazienti. I militari hanno ascoltato 120 persone di diversi comuni delle province di Chieti e Pescara che hanno riferito l’insistenza con la quale l’ortopedico consigliava di rivolgersi alla parafarmacia che si trovava lontano dall’ospedale ma che, a suo dire, aveva sicuramente le fiale di acido ialuronico per le infiltrazioni necessarie per i loro problemi di salute e ad un prezzo inferiore rispetto ad altre farmacie visto che ogni fiale ha un prezzo di 58 euro e nella parafarmacia in questione costava 50 euro. Inoltre in almeno 28 casi i pazienti, proprio mediante l’ortopedico, non hanno pagato il ticket con perdita economica per la Asl di oltre 1.295 euro. I particolari dell’operazione sono stati illustrati alla stampa, presso il Comando provinciale dei Carabinieri, dal luogotenente Bruno D’Antonio, responsabile della Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura della Repubblica di Chieti, alla presenza del comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Chieti il tenente colonnello Vittorio Bartemucci e del comandante del nucleo investigativo dei Carabinieri di Chieti il maggiore Marcello D’Alesio.