Coronavirus Abruzzo: i balneatori chiedono data riapertura

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Riaprire come, ma soprattutto quando? Le domande che assillano gli operatori turistici e balneari, alle prese con il Coronavirus, oggi sul tavolo della Regione Abruzzo.

Si è concluso da poco l’incontro degli operatori turistico-balneari e ristoratori della costa con il presidente della Regione  Marco Marsilio e gli assessori regionali Mauro Febbo (turismo) e Luciano Campitelli (demanio). Al centro della riunione le linee guida e le problematiche relative alla sicurezza, in vista di un avvio della stagione balneare condizionato dal Covid-19.

“Le linee guida -a detto Febbo – le dà il comitato tecnico scientifico nazionale, non la Regione, ovviamente sentiti anche gli operatori del settore. Noi abbiamo ragionato su dove e come si possano integrare quei protocolli a livello locale, sulle necessità dell’Abruzzo e sulla necessità di fare ripartire la stagione balneare, senza la quale non può ripartire il turismo. Tanti gli spunti su cui riflettere anche con i sindaci, il demanio, le capitanerie di porto.

La Regione al momento ha un confronto con il Governo. La stagione, nel rispetto dei disciplinari, dovrà essere aperta, ma bisogna sapere con anticipo le nuove misure per i balneatori. Chiediamo al governo almeno 20 giorni di anticipo sulle nuove regole, per potere aprire il primo giugno. Stiamo rimarcando la questione importante dalla responsabilità: se un lavoratore dello stabilimento o un cliente dovessero infettarsi, lo Stato dovrà normare per escludere responsabilità civili e penali. Un altro problema è quello del salvataggio, come farà il bagnino a intervenire in sicurezza?”.

Sul tema delle spiagge libere l’assessore Campitelli ha detto:

“Il momento di confronto è stato utile per ripartire e per portare sul tavolo nazionale le esigenze dei singoli territori. Chiediamo la pianificazione per gli stabilimenti balneari, affinché il concessionario possa organizzarsi in tutta sicurezza. Spiagge libere: sicurezza, sorveglianza e accessibilità da garantire come? Gestirle con il Covid diventerà più oneroso per i Comuni, per questo chiediamo un aiuto economico e le risorse umane necessarie. Tutte le regioni sono d’accordo sul principio di non fare fughe in avanti e rispettare le regole nazionali, ma allo stesso tempo di ragionare sulla loro adattabilità al territorio.  Dal 4 maggio riprenderà anche il ripascimento delle spiagge, prima precluso dalle limitazioni dei decreti. Pensiamo anche al risarcimento delle spese affrontate dagli stabilimenti per garantire la sicurezza”.

Infine l’assessore Febbo ha concluso:

“La parte importante la deve fare lo Stato, che ha la forza economica, noi possiamo accompagnare questa fase, ma potremo farlo solo quando avremo certezze e chiarimenti sugli interventi consentiti. Oggi è stato rimarcato che i balneatori chiedono la certezza della data di apertura dell stagione, poi si discuterà delle proposte e delle varie tipologie di problematiche”.

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