Vaccinato con richiamo nelle passate settimane, positivo al covid ed ora asintomatico ma in isolamento con i suoi familiari: è accaduto nel comune di Poggio Picenze, a pochi chilometri dall’Aquila, ad un operatore socio sanitario in servizio all’ospedale San Salvatore del capoluogo regionale.
Il caso, riferito dall’ANSA, ha innescato allarme e preoccupazione in seno alla Asl provinciale dell’Aquila: le Autorità sanitarie hanno avviato approfondite verifiche e stanno studiando esami ed analisi. Non si sa se i vertici della Asl abbiano comunicato il fatto a Roma: il risultato del tampone è arrivato il 2 febbraio scorso e insieme all’Os, una donna di circa 50 anni, sono contagiati anche i suoi genitori, nell’ambito di un focolaio di 6 persone che si è registrato nel comune aquilano. Comunque, un allarme più grave è rientrato visto che inizialmente si era pensato che l’operatore sanitario avesse contratto la variante brasiliana che ha fatto registrare tre casi nel comune dell’Aquilano. Ma le analisi hanno accertato che il contagio è avvenuto a causa della variante italiana e quindi non c’è nessuna correlazione. All’Os era stato somministrato il vaccino Pfizer con la seconda dose inoculata a tre settimane dalla prima ricevuta agli inizi del mese di gennaio. Secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie, l’operatore sanitario non sarebbe ammalato: è positiva senza sintomi e potrebbe essere contagiata essendo entrata in contatto con tracce di virus di un contagiato. Sempre stando alle pochissime informazioni raccolte dall’ANSA, all’operatore sanitario sarebbe stato effettuato il tampone al pronto soccorso dell’Aquila dove aveva portato l’anziana mamma che non stava bene. Poi, è risultato positivo anche il padre. Ora sarebbero in isolamento domiciliare e in buone condizioni.