Con la chiusura della Porta Santa prevista questa sera cala il sipario sulla 724esima Perdonanza Celestiniana, un’edizione, quella del 2018, già entrata nella storia.
Sono passati nove anni dal terremoto del 2009 e da allora ogni edizione della Perdonanza Celestiniana a L’Aquila é stata vissuta con un particolare spirito dagli aquilani, ma mai, forse, come quest’anno una delle più importanti manifestazioni religiose al mondo ha avuto una partecipazione così sentita. Le ragioni sono diverse, la principale, senza ombra di dubbio, il ritorno alla Basilica di Collemaggio completamente ristrutturata dopo i terribili danni subiti dal sisma. La seconda, la scelta degli organizzatori di mettere da parte l’estetica fine a se stessa e puntare sui valori più profondi della stessa Perdonanza, un esempio, per tutti, affidare il ruolo di dama della Bolla ad una figura come quella della campionessa para olimpica Paola Protopapa, piuttosto che ad una miss qualsiasi. E poi la presenza di ben due cardinali, evento unico, come l’arcivescovo de L’Aquila Giuseppe Petrocchi e Joao Braz d’Aviz, come segno di una Chiesa protagonista in un gesto dal significato profondo ispirato da San Pietro del Morrone che per l’incoronazione a Papa avvenuta più di 700 anni fa, proprio su questo sagrato, volle concedere a tutti i fedeli l’indulgenza. Ma se vogliamo, quella di quest’anno, é stata anche la Perdonanza del riscatto, di fronte ad evidenti segnali di una ricostruzione che lentamente comincia a prendere forma, a partire dalla rinnovata Basilica di Collemaggio, e che vede rinascere nel cuore degli aquilani quell’orgoglio sopito. Anche i numeri danno il senso dell’importanza di questa 724esima edizione, più di 20 mila, solo in occasione del corteo di ieri, proposto in diretta da Rete8, centinaia di migliaia nei vari eventi allestiti a corredo della manifestazione.
PELLEGRINI IN FILA PER L’INDULGENZA:
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