Il ceo di Stellantis, Carlo Tavares, ha risposto alla lettera inviatagli l’altro ieri dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Nel documento, Tavares ribadisce che “lo stabilimento di Atessa rimane centrale nella strategia di Stellantis”. Intanto annunciate altre 2 settimane di cassa integrazione ad ottobre
“Come dimostra – spiega Tavares- il recente lancio dell’intera gamma rinnovata di veicoli prodotti ad Atessa (Fiat Professional Ducato, Citroen Jumper, Peugeot Boxer e Opel/Vauxhall Movano), nonché i nostri investimenti nell’efficienza energetica del reparto verniciatura e gli sviluppi regolari e continui a sostegno del piano strategico Stellantis Dare Forward 2030”.
Altre due settimane di cassa integrazione a ottobre sono state annunciate, intanto, oggi dalla direzione di Stellantis Europe Atessa (Chieti) e comunicato al comitato esecutivo. L’ennesimo fermo produttivo ci sarà dal 30 settembre al 13 ottobre prossimi. E’ quanto la direzione di stabilimento ha comunicato alle rappresentanze sindacali di Fim – Uilm – Fismic – Uglm -Aqcf, a seguito dell’attuale situazione di mercato. Stellantis farà ricorso, precauzionalmente e in modo preventivo, a 2 ulteriori settimane di Cigo, dal 30 settembre, al 13 ottobre compresi, per un numero massimo di dipendenti del plant, fino al totale.
“Basta con le frasi rassicuranti come: “Atessa rimane centrale nella strategia di Stellantis”. Stessa frase detta su Mirafiori. Se l’AD Tavares fosse convinto di ciò che afferma, dovrebbe specificare quali e quanti investimenti intende realizzare nel sito della Val di Sangro. Altrimenti, queste rimangono solo affermazioni vuote. Riguardo al lancio della nuova gamma, si parla dell’ennesimo restyling, che però non sembra incontrare il favore del mercato. Nei primi sei mesi, infatti, le immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri in Europa sono aumentate mediamente del 13% (Anfia, 9 agosto 2024), mentre Stellantis non raggiunge questa percentuale, forse perché sta perdendo quote di mercato a favore delle aziende concorrenti”. Così in una nota la Cgil Abruzzo.
Nella lettera al numero uno di Stellantis Marsilio aveva chiesto il rinnovo dell’impegno espresso, volto a investire nella struttura di Atessa, considerata strategica. Marsilio aveva infatti espresso la sua preoccupazione: “Negli ultimi mesi invece – scriveva – sembrerebbe si stia verificando una sensibile riduzione della produzione giornaliera di veicoli commerciali con il conseguente ricorso all’istituto della cassa integrazione per i dipendenti”.
Nella sua risposta Tavares dice che in merito al ricorso alla cassa integrazione nello stabilimento abruzzese, ”è dovuto a una flessione congiunturale dei volumi di mercato e non è strutturale”. “Tra l’altro – aggiunge nella lettera – questa misura non comporta la chiusura totale dell’impianto, ma il passaggio temporaneo da tre a due turni”. Tavares ricorda poi nel documento che “i furgoni di grandi dimensioni sono e restano un segmento cruciale, anche perché rappresentano un terzo dei volumi in Europa” e che “le flessioni del mercato, come quella attuale, possono ovviamente interferire con questo programma, che sosterremo con adeguate politiche commerciali e di sviluppo”.
Ribadendo lo spirito costruttivo con il presidente Marsilio, il ceo di Stellantis conclude la lettera sottolineando “che le prestazioni e la sostenibilità della nostra azienda dipendono anche dalla competitività dell’ambiente in cui operiamo”. “Tra i fattori chiave – precisa Tavares – ci sono costi energetici ragionevoli, infrastrutture ferroviarie e stradali all’altezza degli standard internazionali e il giusto sostegno ai nostri investimenti attraverso i Contratti di Sviluppo”.