Elezioni Abruzzo: a oltre 12 ore dalla chiusura delle urne e dall’avvio dello scrutinio, in nessuno dei 5 comuni superiori ai 15mila abitanti è terminato lo scrutinio: ecco il perché…
Anche in Abruzzo, come in tutta Italia, nonostante il dato politico sia delineato dappertutto e i candidati (tranne Luciani a Francavilla) affilano già le armi per i ballottaggi, i risultati ufficiali sui sindaci, le liste e le preferenza nei comuni superiori ai 15mila abitanti sono ancora in alto mare ad oltre 12 ore dalla chiusura delle operazioni elettorali. Questa ad esempio la situazione a Sulmona . A Lanciano stamattina alcuni scrutatori sono svenuti per la stanchezza.
Ma stavolta, a differenza del passato, la colpa non sembra poter essere esclusivamente ascritta al sistema elettronico del Viminale, che non ha avuto problemi tecnici o di trasmissione dei dati.
Il fatto è che in molti seggi di città italiane, e anche a Vasto, Lanciano, Francavilla, Sulmona e Roseto questa mattina lo spoglio nei seggi è ancora in corso!
Intoppi, contestazioni e divergenze interpretative che rallentano l’attribuzione dei voti hanno una precisa ragione: quest’anno sono stati effettuati vistosi tagli alle spese elettorali, ed è stato drasticamente ridotto il numero di presidenti di seggio provenienti da altre città, ma più esperti.
Invece gli attuali presidenti di seggio sono quasi tutti residenti nelle rispettive città, e in tanti svolgono questo compito per la prima volta. La loro inesperienza sta determinando contestazioni e riconteggi su molte schede, soprattutto in relazione alle parti più controverse della normativa: la doppia preferenza di genere e il voto disgiunto. E prima del pomeriggio sarà difficile avere dati definitivi su questi comuni.
Dunque da un lato si risparmia denaro, ma dall’altro… si perde tempo.