A Teramo sono iniziati i lavori per la realizzazione della ‘Casa della Comunità’ in contrada Casalena, un’area già destinata a strutture sanitarie dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL)
Il progetto è stato presentato ufficialmente alla presenza del presidente della Regione Marsilio, dell’assessore alla Sanità Nicoletta Verì e del direttore generale della ASL di Teramo, Maurizio Di Giosia. La nuova struttura è pensata per garantire un’assistenza integrata attraverso un approccio multidisciplinare. Medici, operatori sanitari e professionisti del settore sociale lavoreranno insieme per offrire cure personalizzate e accessibili, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi destinati alla comunità.
Le ‘Case di comunità’ faranno parte di una rete territoriale con l’obiettivo di potenziare la sinergia tra ospedale e territorio. Nella Asl di Teramo verranno attivate 8 Case della comunità (Teramo, Montorio, Isola del Gran Sasso, Nereto, Martinsicuro, Roseto, Silvi e Bisenti) Saranno di due tipologie: hub (Teramo, Roseto, Nereto) e spoke. Nel primo caso ci sarà operatività h24 con tutte le specialistiche presenti; nel secondo l’attività sarà di 12 ore al giorno, con le principali specialità e servizi essenziali.
“Le Case della Comunità – ha detto Marsilio – rappresentano un contributo fondamentale nel migliorare l’assistenza sanitaria territoriale, offrendo un punto di riferimento facilmente accessibile per i cittadini. Queste strutture, operative 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, sono dotate di personale medico e infermieristico qualificato, in grado di fornire le prime cure e gestire situazioni di minore complessità. L’obiettivo principale è ridurre il sovraccarico di ospedali e pronto soccorso, spesso affollati da pazienti con disturbi meno gravi che potrebbero essere efficacemente trattati a livello territoriale. Dopo anni di pianificazione, la realizzazione delle Case della Comunità sta finalmente prendendo forma, con l’avvio dei lavori per le strutture edilizie necessarie. Un passo concreto verso una sanità di prossimità, in cui medici e infermieri sono disponibili sul territorio per fornire cure primarie e orientare i pazienti all’interno del Servizio sanitario nazionale”.
L’Assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, ha sottolineato l’importanza di queste Case della Comunità per offrire risposte concrete ai pazienti fragili e cronici e alla crescente domanda di assistenza sul territorio, grazie a un approccio integrato e innovativo.
“La Casa della Comunità – ha detto l’assessore – diventerà il punto di accesso per le prestazioni sanitarie, mettendo a disposizione dei cittadini un team multidisciplinare composto da medici di medicina generale, specialisti e altri professionisti della salute. Un aiuto concreto e coordinato alle persone che ne hanno bisogno e una promessa che sta diventando realtà su tutto il territorio regionale”.
Nello specifico la CDC Hub di Teramo vedrà la presenza di 4 macroaree: SPECIALISTICA, CURE PRIMARIE, ASSISTENZA DI PROSSIMITA’, SERVIZI GENERALI E LOGISTICI.
All’interno della stessa troveranno quindi posto:
Diagnostica di base
Area prelievi
Area ambulatoriale specialistica
Ambulatori per medici di medicina generale
Ambulatori per pediatri di libera scelta
Ambulatori per infermieri di famiglia o comunità (Ifoc)
Ambulatori infermieristici
Guardia medica
Assistente sociale
Assistenza domiciliare integrata (ADI)
Unità continuità assistenziale (UCA)
Urp e Cup
Area direzionale e amministrativa
Servizi generali e logistici
“Cinque anni fa – ha spiegato il direttore Di Giosia – programmando un piano strategico per il rilancio dei servizi, la Asl di Teramo pensò di realizzare a Casalena la Cittadella delle fragilità. Un’idea innovativa e a mio avviso molto efficace. Con i lavori di realizzazione di questa Casa della comunità hub diamo attuazione a quel progetto che si somma alle altre due hub a Roseto e Nereto e alle altre cinque spoke di Isola, Montorio, Bisenti, Silvi e Villa Rosa, realizzate con fondi provenienti dalla Missione 6 del Pnrr per un totale di spesa di 12,8 milioni di euro. Agli interventi finanziati con fondi del Pnrr, utilizzati grazie al pieno appoggio della Regione, si somma dunque un altro progetto della Regione che, inserendo l’area di Casalena nel programma di investimento per iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria valutabili dall’Inail, ha previsto la realizzazione di una Rsa da 7mila metri quadri e 150 posti per un valore stimato di 10 milioni di euro”.