Pietracamela: appello ignorato, uccisi i maiali nati liberi

Sono stati uccisi i maiali nati liberi nei dintorni di Pietracamela. Ignorate le richieste di affidamento e l’appello degli animalisti

Nonostante le richieste presentate dalle associazioni per avere in affidamento gli animali, il Comune è andato avanti con l’esecuzione sul posto, operata da veterinari, per gli animali più confidenti, e cacciatori.

Sulla strage, avvenuta in sordina, tuonano la Lega nazionale per la difesa del cane, la Rete dei Santuari e Vita da Cani. Le associazioni chiedono a tutti di scrivere mail di protesta al sindaco Villani.

“È tragico l’epilogo che si è consumato per i maialini di Pietracamela, in provincia di Teramo. LNDC Animal Protection e Vita da Cani, in rappresentanza della Rete dei Santuari di Animali Liberi, hanno tentato in tutti i modi di salvarli, ma stamattina abbiamo appreso della loro uccisione”.

Negli ultimi mesi le associazioni avevano scritto più volte al sindaco di Pietracamela chiedendo l’affidamento di questi animali nati liberi, anziché procedere con la loro esecuzione. Si erano anche rivolte al Ministero della Salute e al Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, chiedendo una deroga alle misure previste per l’eradicazione della PSA.

La deroga era stata negata e le due associazioni erano in procinto di presentare un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ma il Comune di Pietracamela ha deciso di procedere.

“Da quanto abbiamo appreso – spiegano Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection, e Sara D’Angelo, presidente Vita da Cani – alcuni di loro sarebbero stati uccisi da veterinari dopo averli fatti entrare nelle gabbie posizionate a tale scopo. Nei giorni scorsi, probabilmente, erano stati abituati alla presenza umana tramite la somministrazione di cibo e per quello si sono fidati. Per altri sarebbe stato richiesto l’intervento di alcuni cacciatori del circolo di Sant’Omero. A una persona che ha contattato il Comune per chiedere informazioni al fine di adottare un paio di maialini, hanno confermato di averli uccisi e hanno anche affermato di aver fatto tutto in sordina perché non volevano seccature – ma la parola usata è stata molto più colorita – dalle associazioni. Tutto questo è inconcepibile e presenteremo una denuncia affinché vengano accertate eventuali responsabilità e venga fatta chiarezza sulle procedure che hanno portato a questa strage tanto crudele quanto gratuita, dato che ci eravamo più volte offerte di trovare una sistemazione per questi animali”.

Il sindaco di Pietracamela, Antonio Villani, ha difeso l’operato del Comune sottolineando che tutte le azioni sono state condotte nel rispetto delle normative vigenti. Villani ha ribadito che, nonostante il tentativo di temporeggiare in attesa di una soluzione alternativa, il Comune ha dovuto rispettare il diniego della deroga:

“A settembre ho emesso un’ordinanza per la cattura dei maialini in linea con le disposizioni del commissario straordinario per la Peste Suina Africana, Giovanni Filippini –ha dichiarato Villani . Abbiamo atteso l’esito della richiesta di deroga avanzata dalle associazioni animaliste, ma una volta ricevuto il diniego ufficiale, non c’era altra scelta se non seguire la procedura di legge. L’ordinanza del commissario stabilisce chiaramente che gli animali catturati non possono essere affidati ad associazioni private. Ho coinvolto la ASL e l’Ente Parco, e ogni operazione è stata condotta secondo le norme”.