27 gennaio, è il giorno della Memoria

Oggi si commemorano in tutto il mondo le vittime dell’Olocausto, come deciso dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. E anche in Abruzzo centinaia tra spettacoli teatrali, incontri, dibattiti, proiezioni nelle scuole e tutto quanto organizzato per celebrare, commemorare ma soprattutto non dimenticare

Fu una scelta del 2005 quando l’assemblea scrisse: “Il 27 gennaio del 1945 furono abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e il mondo intero aprì gli occhi sulle nefandezze perpetrate dal nazismo. Tale data, segnando la fine di uno dei periodi più tragici e bui della storia dell’umanità, è stata scelta simbolicamente dal Parlamento italiano che, con la legge n. 211 del 2000, ha istituito il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

Nel Giorno della Memoria, reali e capi di Stato, tra cui il presidente della Repubblica Mattarella, partecipano ad Auschwitz alla cerimonia per gli 80 anni dalla chiusura del campo di concentramento nazista. Il Papa: “Mai negare l’orrore della Shoah, debellare l’antisemitismo”. In Italia numerose iniziative ma anche vigilia di polemiche. Dopo gli insulti a Liliana Segre e dopo la scelta della comunità ebraica di Milano di disertare l’incontro con l’Anpi, il rabbino capo di Milano critica il Papa per essersi chiesto se a Gaza sia in atto un genocidio e lo accusa di ‘sottovalutare l’antigiudaismo’.

La commemorazione ad Auschwitz inizierà alle 16 davanti al cancello principale del campo di concentramento. Vi parteciperà, insieme ad altri capi di Stato e di governo (non solo europei) il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questo appuntamento ha fatto slittare a domani, 28 gennaio, la tradizionale cerimonia prevista al Quirinale.

E anche in Abruzzo centinaia tra spettacoli teatrali, incontri, dibattiti, proiezioni nelle scuole e tutto quanto organizzato per celebrare, commemorare ma soprattutto non dimenticare.

Purtroppo la cronaca dal mondo ci consegna ogni giorno esempi di cronaca che sembrano terribilmente simili a quanto accadeva in passato: ecco perché rileggere frasi, testimonianze, citazioni e pagine di vita vera su un tema così delicato come la Shoah rappresenta un obbligo morale per tutti noi. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.  Questa frase di Primo Levi forse più di tante altre riassume il senso del dover ricordare. Chi sulla propria pelle quegli orrori li ha vissuti per primo non vuole e non può dimenticare: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza”. Così Liliana Segre.

Intere comunità furono cancellate dalla faccia della Terra, in quella che i nazisti chiamarono “soluzione finale”. Fu l’Olocausto cioè il sacrificio, il martirio di un’intera popolazione.L’aspetto forse più sconvolgente dello sterminio degli ebrei da parte dei nazisti sta nella metodicità con cui esso fu progettato e realizzato: i campi di sterminio erano vere e proprie “fabbriche di morte”, qui gli uomini ci giungevano come “articoli di merce” di cui si teneva la contabilità. L’Olocausto non è solo una tragedia ebraica, ma un monito per l’intera umanità. Ricordare il Giorno della Memoria ci spinge a riflettere su altre ingiustizie e genocidi avvenuti nel mondo, rafforzando il nostro impegno per un futuro più giusto e inclusivo. La commemorazione celebra valori fondamentali come la dignità umana, la libertà e l’uguaglianza, ribadendo che ogni forma di discriminazione deve essere combattuta con fermezza. Riflettere sugli errori e sugli orrori del passato ci insegna a riconoscere e combattere i segnali di intolleranza, discriminazione e odio. È un’occasione per educare le nuove generazioni sull’importanza della democrazia, del rispetto e dei diritti umani.

Le voci degli “araldi della memoria” come li chiama Liliana Segre, sono sempre meno. Per ragioni anagrafiche i testimoni dell’indicibile sono ormai davvero pochi. C’è chi ha fatto della testimonianza del campo di sterminio una missione di vita, uno sforzo immane da dedicare a chi non è sopravvissuto, documentando pubblicamente quell’esperienza, riprovando il dolore altre mille volte e poi c’è chi ha cercato di sopravvivere in silenzio. Non è semplice per questo tenere conto di chi in Italia uscì vivo da Auschwitz-Birkenau e dalle altre camere della morte per il più folle dei progetti: lo sterminio di una ‘razza’, dunque il genocidio, e di chi era diverso – gli omosessuali, i disabili, i rom – oltre che gli oppositori politici.

In Italiaaccanto a persone instancabili in prima linea come Liliana Segre, Sami Modiano, Edith Bruck ci sono ormai pochi altri. Poi resteranno i libri, gli archivi, i documentari, le testimonianze registrate, in una sorta di passaggio di consegne.

Una cosa è certa: una data istituita per commemorare ha senso solo se vissuta ogni giorno un pò. Con consapevolezza e memoria, affinché la mezzanotte di un giorno simbolico non rappresenti la quiete dopo la tempesta.

IN ABRUZZO – Il Prefetto di Pescara, Flavio Ferdani, alla presenza delle principali Autorità civili e Militari, dei Sindaci dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Penne, ha consegnato ai familiari degli insigniti le “Medaglie d’Onore” attribuite ai sensi della Legge 27 dicembre 2006, n.296 cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti. I riconoscimenti alla “Memoria” sono stati concessi dal Presidente della Repubblica in favore di: DE ANTONIS Quinto; DI SILVERIO Carmine ; FRATTAROLA Francesco; SQUARTECCHIA Alfonso; TIBERII Ottorino. Consegnati, inoltre, i diplomi delle Onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” conferite dal Presidente della Repubblica ad alcuni cittadini benemeriti della nostra Provincia che si sono distinti per elevati meriti civili, sociali e culturali o per aver svolto lunghi e onorati servizi nelle carriere civili e militari.

 


Di seguito l’elenco degli insigniti con d.P.R del 2 giugno 2024:
Commendatore: PICCALUGA Antonio, Luogotenente Carica Speciale dell’Arma dei Carabinieri;
Cavaliere: CARUGNO Bruno, Ispettore della Polizia di Stato;
Cavaliere: CIOVACCO Giugliano, Luogotenente Carica Speciale dell’Arma dei Carabinieri;
Cavaliere: COLELLA Giuseppe, Luogotenente Carica Speciale dell’Arma dei Carabinieri;
Cavaliere: DE BENEDICTIS Giovanni, Brigadiere Capo dell’Arma dei Carabinieri;
Cavaliere: DI LEONE Claudio, Ufficiale dell’Esercito Italiano;
Cavaliere: DI VINCENZO Antonio, Funzionario della Regione Abruzzo.Giornata della memoria.

Tante le iniziative anche a L’Aquila. La prima all’Emiciclo, la seconda a Palazzo Silone per presentare un progetto che da qui sino a primavera coinvolgerà le scuole con diverse iniziative. Studenti protagonisti anche oggi come un pò per tutto il resto della settimana.

L’iniziativa di Pescara nel servizio che segue:

L’iniziativa dell’Aquila: