Al momento sono 26 i sottoscrittori di un documento per un nuovo referendum popolare che modifichi ciò che la precedente consultazione ha già deciso: Pescara, Montesilvano e Spoltore fuse in un’unica città
Il documento è stato sottoscritto “anche su esplicita richiesta di tanti cittadini” che chiedono di farsi “promotori, a stretto giro, di una nuova consultazione popolare”. A sottoscrivere il preliminare sono finora 26 persone, tra cui il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, tutti i consiglieri e assessori di centrodestra e due esponenti del Pd.
“Contrariamente a quanto affermato dai sostenitori della Nuova Pescara, seppur vero che in minima parte si dichiararono favorevoli al processo di fusione avviato con il referendum del 2014 – si legge nel documento – oggi i nostri concittadini manifestano quotidianamente forte preoccupazione e una marcata contrarietà al processo. Lo stesso, alla luce delle mutate condizioni sociali e della centralità acquisita nel corso degli ultimi anni, rischierebbe di pregiudicare la qualità della vita, l’adeguata erogazione dei servizi e provocare, quindi, una marginalizzazione sociale e territoriale della città di Montesilvano”.
Nell’annunciare il nuovo referendum, i sottoscrittori del documento si definiscono comunque “convinti sostenitori della sinergia territoriale che, anzi, andrebbe allargata ad altre realtà limitrofe”.
Gli amministratori di Montesilvano, e non solo quelli di maggioranza, hanno firmato il documento di protesta contro la Nuova Pescara.
Il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, ha dichiarato al Tg8:
“Da tempo manifestiamo una grande perplessità relativamente a quelli che sono i reali benefici di questo processo di fusione, in particolare ai comuni di Montesilvano e Spoltore che perderebbero la loro centralità acquisita negli ultimi anni. Va benissimo essere sinergici, ma coinvolgendo anche gli altri comuni: Città Sant’Angelo, Cappelle, Cepagatti. Comuni importanti che possono dare davvero una marcia in più.
Per questo oltre a chiedere ai nostri cittadini, attraverso il referendum, la loro opinione, invitiamo la Regione a ragionare su una città metropolitana, questa sì, che potrebbe dare dei vantaggi certi. Ci sarà un referendum consultivo che potrà essere utile a chi deve decidere. Si tratta di uno strumento in più, con una dichiarazione palese da parte dei cittadini di Montesilvano e, ci auguriamo, anche di quelli di Spoltore che come noi potrebbe indire un referendum, senza timore di essere poi contestati”.