A Pescara si è svolto l’incontro “Credenti e credibili per il bene comune. Diritti e doveri per ricostruire l’Italia in cammino”
L’evento è stato organizzato dall’Officina del deputato del Pd Luciano D’Alfonso e dal Circolo tematico per la Grande Pescara, con il patrocinio del gruppo consiliare dei Democratici alla Provincia. L’appuntamento si è svolto nella Sala dei marmi della Provincia di Pescara.
All’incontro sono intervenuti monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia accademia di teologia, Ernesto Maria Ruffini, direttore emerito dell’Agenzia delle entrate e Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd.
Presente anche il senatore del Partito Democratico Michele Fina, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini e la segretaria provinciale del Pd Carmen Ranalli.
“Sono particolarmente lieto di presentare questo convegno- ha spiegato D‘Alfonso –che abbiamo voluto come occasione di confronto e dialogo nella convinzione che il futuro dell’Italia dipende dalla capacità di coniugare diritti e doveri, valori e responsabilità. In questo momento storico complesso, in cui le sfide economiche, sociali e ambientali si intrecciano con la minaccia di guerre vecchie e nuove, è fondamentale riscoprire il senso del bene comune, quella bussola che sola può e deve orientare verso scelte giuste e generative. Come cattolico democratico, credo fermamente che la politica debba essere animata da un’etica di servizio, da un impegno concreto per la giustizia sociale e la promozione della dignità di ogni persona.
In questo spirito, abbiamo voluto riunire figure di spicco del mondo istituzionale, accademico e politico, per riflettere insieme su come ricostruire un’Italia in cammino, un’Italia che sappia valorizzare le proprie radici e proiettarsi con coraggio verso il futuro. Un futuro nel quale i diritti siano riconosciuti a tutti e in cui ognuno si senta chiamato a fare la propria parte, ad assumersi le proprie responsabilità, a partire da quella di tutelare e abitare insieme la casa comune di cui ci parla Papa Francesco”.