Sisma 2016: un badge per i cantieri della ricostruzione

Nasce il nuovo badge elettronico, strumento digitale per il monitoraggio delle presenze nei cantieri della ricostruzione del Centro Italia colpito dal sisma del 2016

La ricostruzione dei territori dell’Appennino centrale riguarda un cratere dalla superficie di circa 8 mila chilometri quadrati, suddivisi in quattro regioni (Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria). Ad oggi sono in corso oltre 8.151 cantieri di ricostruzione privata, mentre sono 12.289 quelli già conclusi. La ricostruzione pubblica conta ulteriori 3.537 interventi, il 50% dei quali (oltre 1700 cantieri, per un
valore di 2,2 miliardi di euro) sono giunti alla fase di progettazione per cui, già nel 2025, potrebbero avviarsi i lavori, venendo così coinvolti nell’applicazione del badge e
settimanale di cantiere.

Il badge elettronico dei cantieri, presentato oggi al ministero del Lavoro, a Roma,  fornisce l’accessibilità dei dati a tutti gli organi di controllo, per la tutela dei lavoratori e del tessuto produttivo. L’obiettivo del badge – affiancato dal settimanale di cantiere, che ogni venerdì dovrà essere redatto dalle imprese – è evitare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata in una ricostruzione che, nel complesso, prevede lavori per 28 miliardi di euro, ma anche tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori degli oltre 8.100 cantieri di
ricostruzione privata, a cui si aggiungono oltre 3.500 interventi pubblici.

Alla presentazione, insieme alla ministra Marina Calderone, hanno preso parte tra gli altri anche il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, il commissario straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, e il prefetto Paolo Canaparo, direttore della Struttura per la prevenzione antimafia.
L’introduzione del badge, stabilita dall’ordinanza speciale in deroga 216 del 27 dicembre scorso, avverrà gradualmente sostenendo le aziende anche con fondi per la formazione.

Dalla data di pubblicazione è infatti prevista l’introduzione entro un mese per i cantieri il cui valore
complessivo dei lavori sia uguale o superiore a 500.000 euro; 12 mesi per i cantieri il cui valore complessivo sia uguale o superiore a 258.000 euro; 24 mesi per i cantieri il cui valore complessivo dei lavori sia uguale o superiore i 150.000 euro; 36 mesi per quanto concerne tutti i restanti cantieri della ricostruzione.
Stanziati inoltre tre milioni di euro per garantire l’attività di formazione per le maestranze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, uso delle nuove tecnologie e cantiere digitale.

I dati saranno infatti resi disponibili nell’ottica dell’interoperabilità tra piattaforme – con la sezione
‘Monitoraggio Cantieri’ nella piattaforma GE.DI.SI. – e con le più avanzate innovazioni, dall’Intelligenza artificiale ai digital twin.

“Il badge di cantiere nell’area del Sisma 2016, in vigore per tutti i lavori, è un risultato importante che vede le parti sociali e datoriali condividere con il Commissario Castelli l’uso di uno strumento digitale per la rilevazione costante delle presenze dei lavoratori. Ennesima dimostrazione di come il sistema bilaterale edile sia al servizio delle istituzioni e si ponga come presidio per la legalità e la sicurezza”. Lo affermano in una nota congiunta i sindacati dell’edilizia Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil.

Un modello – aggiungono – che vedrà ora il nostro impegno per la sua attuazione pratica nell’area del cratere e che andrà esportato nelle grandi opere ed infrastrutture del Paese, nelle opere del Pnrr e successivamente in ogni cantiere pubblico. Questo è un impegno che noi oggi ci prendiamo.
Va dato atto al Commissario Castelli e alla sua struttura – prosegue la nota – di avere non solo condiviso le finalità, superando i limiti imposti dalla privacy, ma anche di avere portato a sintesi i diversi punti di vista delle parti sociali”.

A Castelli le tre sigle hanno chiesto “di valutare per la ricostruzione pesante l’estensione dell’ordinanza di limitazione del subappalto a cascata nei lavori privati anche per la parte dei lavori pubblici con forme di controllo adeguate” ed espresso l’intenzione “di voler vigilare e monitorare la corretta applicazione del badge”.