Sulla polemica dell’aumento delle tariffe per le mense scolastiche a Pescara, scendono in campo i genitori dell’Istituto Comprensivo 8 con un duro documento contro le decisioni dell’Amministrazione Comunale e si dicono pronti a disertare già da lunedì le mense preparando pasti da casa.
La presa di posizione dopo l’infuocata riunione di mercoledì scorso promossa dalla Dirigente Scolastica, con la partecipazione dell’Assessore Comunale Valeria Toppetti, nella quale sono stati illustrati i termini del servizio affidato alla Elior, che ha preso il posto della Serenissima. Da qui una modifica sostanziale al regime tariffario che ha comportato – addetta dei genitori – a delle discriminazioni inaccettabili. Nel documento inviato alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo 8 Michela Terrigni, al sindaco Masci e all’Assessore Toppetti, si richiedono azioni mitigative atte a calmierare il caro prezzi delle mense scolastiche, oltra ad annunciare che già da lunedì molti genitori sono pronti a preparare da casa i pasti per i propri figli, disertando, di fatto, la mensa. Questo il contenuto del documento:
Nello specifico, 1724 famiglie, pari al 45% del totale, passeranno da lunedì da una tariffa di €3,71 ad una tariffa pari ad €5,92 a proprio carico. Il comune, pertanto, nella determinazione a non offrire una seppur minima compartecipazione alla tariffa stabilita, ha nei fatti reso la mensa scolastica un bene di lusso, per famiglie che, per i valori ISEE stabiliti, non possono certo definirsi nella fascia “benestante” della società, specie negli attuali scenari geopolitici. Inoltre, in questo modo, si sta di fatto modificando un contratto in essere senza fornire la possibilità di ripresentare attestazione ISEE che, come riferito dall’assessore Toppetti, molte famiglie non hanno allegato in sede di iscrizione. E’ pur vero che, come più volte ribadito dai genitori in sede di dibattito, suddette famiglie non hanno allegato il documento con coscienza di far parte della fascia più elevata: seppure fosse data la possibilità di ripresentare l’attestazione ISEE, non si registrerebbero, a parere degli scriventi, significativi scostamenti dai dati sopra rappresentati. Ad ogni buon conto, la riunione si è conclusa con la richiesta di rivedere le scelte dell’Amministrazione comunale in merito ai seguenti temi:
▪ Rivedere le determinazioni del Comune in merito alla compartecipazione dello stesso alla tariffa per ciascuna fascia, in modo da non creare ripercussioni negative al preponderante numero di cittadini interessati dall’unilaterale iniziativa comunale;
▪ Preso atto della modifica contrattuale in corso di validità del contratto sottoscritto, fornire alle famiglie la possibilità di ripresentare l’ISEE;
▪ Garantire una scontistica per le famiglie che usufruiscono del servizio per più di un figlio;
▪ Ricomprendere nelle fasce ISEE anche le famiglie che non risiedono nel Comune di Pescara, ad oggi collocate d’ufficio alla tariffa massima.
Atteso che, come rappresentato dall’Assessore, tali iniziative non possono comunque trovare attuazione nell’immediato, è doveroso ricorrere al soccorso dei Dirigenti Scolastici, non interpellati in merito dall’Amministratore comunale. Si chiede pertanto alla dott.ssa Tersigni di promuovere iniziative atte a mitigare gli effetti delle scellerate scelte effettuate, in quanto viene messo a rischio l’Istituto scolastico di Borgomarino per gli anni a venire, istituto pubblico di scuola dell’obbligo. Certo è che una così importante tariffa lascia riflettere noi genitori sulla scelta del modulo a tempo pieno, per l’impegno quinquennale che impone.
Si rappresenta, inoltre, che dall’analisi del Regolamento d’Istituto dell’IC8, così come aggiornato dal Consiglio d’Istituto del 17 dicembre scorso, non si evince un espresso divieto a portare il pasto da casa in quanto il documento, al punto 2 dell’art. 6, recita “Gli alunni possono introdurre cibi per il solo uso personale e comunque da consumare esclusivamente negli intervalli stabiliti”. Si comprende, da ciò, che in mancanza di specifico divieto, già da lunedì con il cambio di gestore ed il corrispettivo aumento delle tariffe, ci si ritiene liberi di poter far portare ai propri figli il pranzo da casa. Intuendo il disagio che tale nostra decisione potrebbe arrecare alla scuola ed in particolare al corpo docenti in merito alla garanzia di sorveglianza degli alunni, si chiede pertanto alla Dirigente Scolastica di promuovere già da lunedì stesso soluzioni atte a garantire tale possibilità. Certi della comprensione delle figure in indirizzo del disagio che noi famiglie ci troviamo ad affrontare, si resta in attesa di riscontro, con ogni consentita urgenza, per l’attivazione di tali soluzioni mitigative sin dal primo giorno di attivazione del nuovo servizio mensa.