20 luglio 1969, l’uomo metteva piede sulla Luna: indimenticabile, per chi c’era, la diretta TV di Tito Stagno. I ricordi degli Abruzzesi. Il nostro mini sondaggio.
“Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità”, una frase che, fin dal momento in cui fu pronunciata, era destinata a entrare di diritto nella storia, probabilmente come la citazione più importante del Ventesimo secolo. Era il 20 luglio 1969 quando Neil Armstrong, comandante della missione spaziale Apollo 11, posando il piede sinistro sull’ultimo gradino della scaletta del Modulo di escursione lunare (il Lem), disse al microfono del proprio casco le note parole. Fonte di ispirazione per poeti, artisti, cantanti, e per tutti i terrestri col naso all’insù in occasione di eclissi e plenilunio, la Luna è diventata meta di “conquista” anche per gli scienziati e di rivalità.
Gli esseri umani sono atterrati sulla Luna il 20 luglio 1969, infatti, all’apice di una gara spaziale tra URSS e Stati Uniti d’America, ispirata dalla guerra fredda. Il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare fu, appunto, Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11. L’ultimo fu Eugene Cernan, che durante la missione Apollo 17 camminò sulla Luna il 14 dicembre 1972. L’equipaggio dell’Apollo 11 lasciò una targa di acciaio inossidabile, per commemorare lo sbarco e lasciare informazioni sulla visita ad ogni altro essere, umano o meno, che la trovi. Sulla targa c’è scritto: “Here men from the Planet Earth first set foot upon the moon, July 1969, A.D. We came in peace for all mankind” (“Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, a nome di tutta l’umanità). E speriamo che gli umani continueranno a rispettare il nostro Satellite, lo Spazio e soprattutto il pianeta in cui viviamo.
La targa raffigura i due emisferi del pianeta Terra, ed è firmata dai tre astronauti (Armstrong, Collins e Aldrin) e dall’allora Presidente degli Stati Uniti d’America Richard Nixon. Dopo gli sbarchi del programma Apollo, nessun essere umano ha più camminato sulla Luna. Gli statunitensi persero interesse, i sovietici continuarono con sonde automatiche (tra cui le Lunochod), che riportarono anche campioni di suolo sulla Terra. Le altre Nazioni non avevano le risorse necessarie, e le due superpotenze non vedevano un vantaggio tale nell’esplorazione da giustificare gli altissimi costi.
C’è da dire che ci sono anche coloro che non credono ad un vero allunaggio quanto a una ricostruzione dello scenario da parte degli Americani.
Anche gli Abruzzesi ricordano quel momento passato alla storia: incredulità, stupore, ammirazione, tutti davanti la TV. C’è chi era ragazzino ma ricorda comunque tutto e chi racconta come nel proprio paese ci fosse una televisione sola e in centinaia davanti al monitor per assistere al primo uomo sulla Luna.
Alle 22.17 ora italiana, il giornalista Tito Stagno urlò la fatidica frase: “Ha toccato”, ma da Houston Ruggero Orlando risposte “Non ancora”, innescando una querelle durata anni. Qualcun altro ricorda come anche l’Abruzzo abbia dato un suo piccolo contributo con i Laboratori del Gran Sasso e Telespazio.
Il servizio del Tg8