La denuncia è del comitato H2O: ‘depositato in Regione un progetto per un grande impianto di produzione di biometano e compost da rifiuti organici ad Ortona’. Su 8 ettari a via Caldari, gestiti 127.000 tonnellate/anno di rifiuti.
La società Aura Energia s.r.l. ha depositato alla Regione Abruzzo un progetto per realizzare ad Ortona (via Caldari) un rilevante impianto per la produzione di biometano da immettere in rete e compost a partire da 127.000 tonnellate di rifiuti (frazione organica della raccolta differenziata urbana, vinacce e scarti della gestione del verde) raccolti in un raggio di 50 km dal sito di localizzazione dell’intervento. La denuncia è del comitato H2O. “Ad una primissima lettura delle carte, l’impianto appare tecnologicamente avanzato ed è localizzato in un’area con destinazione urbanistica industriale. Inoltre comporterebbe, secondo le dichiarazioni dell’azienda, un risparmio di 4.600 tonnellate di petrolio equivalente all’anno.
E’ sempre il comitato ambientalista H2O a precisare: ” Data la sua consistenza, è evidente la necessità di un attento scrutinio dei potenziali impatti locali sul territorio. Ad esempio, l’area che sarebbe impegnata è di oltre 8 ettari di suolo che pur avendo destinazione di carattere industriale attualmente è occupata da vigneti e altre coltivazioni. Pertanto il consumo di suolo è assai rilevante. Il proponente riconosce inoltre l’esistenza di possibili impatti dalle emissioni odorigene. Tenendo conto della vicinanza di diverse frazioni (a soli 300 metri la prima, Villa Iurisci), anche questa aspetto merita un approfondimento rispetto alla relazione presentata”.
“In merito alle questioni poste, crediamo fin da ora auspicabile che l’intervento, attualmente nella fase di verifica di assoggettabilità a V.I.A. (fase di screening), sia mandato a Valutazione di Impatto Ambientale per gli approfondimenti del caso e un’attenta analisi di impatti e benefici ambientali, anche per la piena consapevolezza dei cittadini delle aree interessate dall’intervento”.