L’astronauta Paolo Nespoli, ieri ai Laboratori del Gran Sasso per un incontro sul futuro della mobilità, ha parlato della sua esperienza nel Cosmo e ha anticipato: “Entro una decina di anni viaggi di nozze nello spazio.”
Lo ha detto al taccuino di Monica Pelliccione, nella sua interessante intervista per il quotidiano Il Centro. Il noto astronauta, vanto per il nostro Paese, che, con 313 giorni di permanenza nella stazione Iss, in tre missioni diverse, detiene il record italiano che ha vissuto di più nello spazio, è stato ieri ai Laboratori Nazionali di Fisica del Gran Sasso di Assergi, nell’incontro organizzato dalla “Società Italiana della Scienza e della Ingegneria” per parlare di trasporti nel futuro. Nespoli ha ritirato il “Premio Scienza Giovani” 2018 e ha fatto proposto una “lectio magistralis dal titolo “Nello Spazio per la Terra”. Se prima sembrava fantascienza, ora è scienza, e tra meno di dieci anni si potrà trascorrere una luna di miele davvero… stellare con 100 mila euro circa. A dirlo è proprio il cosmonauta, nel racconto della sua vita: il sogno realizzato comune a molti bambini, di fare l’astronauta, il bisogno dell’uomo di esplorare mondi sconosciuti, le prossime missioni e la prosecuzione dello studio del Sistema Solare, la Luna, Marte.
“Puntate in alto e non abbiate paura di sognare! Le stelle non sono poi così lontane,” ha detto ai giovani presenti. “Gravità sulla Terra? Quando si torna da una lunga missione nello spazio è “come una prigione”, è la sensazione più sgradevole che Nespoli aveva provato rientrando a Terra dopo la missione che lo ha portato per la terza volta nello spazio. L’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), ingegnere, militare, quando parla dello Cosmo, del lancio personale nello Spazio, afferma che l’emozione è troppo forte perché è il sogno dell’essere umano che si realizza e aggiunge: “Tutti dovrebbero provare l’assenza di gravità.”
La giornata di approfondimento rientra nel programma di incontri “Il Futuro della mobilità” organizzato dalla “Società Italiana della Scienza e dell’Ingegneria” (SIdSI) in collaborazione con i “Laboratori del Gran Sasso” (“Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”).
“Il racconto di esperienze personali e prospettive per l’umanità filtrate da un punto di vista davvero extra ordinario come il guardare il nostro pianeta dallo Spazio è un privilegio che solo pochi esseri umani hanno potuto sperimentare da quando la nostra specie è comparsa sulla Terra e che attraverso questa insolita prospettiva si può trasformare in insegnamento, monito e incoraggiamento soprattutto alle nuove generazioni”, ha detto Davide Cavuti, direttore della SIdSI. La Società si avvale della collaborazione di professionalità e personaggi di rilievo del mondo della cultura e della scienza, uno di questi è Paolo Nespoli, di cui conosciamo l’elevato spessore culturale e scientifico e nel quale abbiamo riscontrato una grande sensibilità verso l’impegno e le prospettive della SIdSI”.
La “Società Italiana della Scienza e dell’Ingegneria”, che ha come presidente onorario il Prof. Antonino Zichichi, si avvale di collaborazioni con Università italiane e straniere, Ordini professionali, Centri di ricerca, Istituzioni pubbliche e private, Industrie, Scuole ed Enti culturali di varia natura, per realizzare programmi comuni di ricerca e di studio, aderendo ad iniziative volte a soddisfare le esigenze espresse nel territorio nazionale.
“Vogliamo produrre sistemi performanti seguendo i paradigmi della sostenibilità – spiega l’ignegner Davide Cavuti – realizzando un’azione integrata tra il mondo della ricerca universitaria, gli ordini professionali e le industrie per il raggiungimento dell’obiettivo. I cinque progetti che verranno elaborati da SIdSI sono i seguenti :“Sicurezza sismica delle costruzioni e del territorio”; “L’Idrogeno, opportunità per la mobilità del futuro”; “Azienda 4.0 e Sistemi integrati per l’efficienza della produzione industriale”; “Economia e Ingegneria del Mare ” e “Formazione”. Nell’attuarli la SIdSI ha individuato la parola chiave “Five S” declinata come Sostenibilità, Società, Scienza, Salute, Sicurezza prendendo spunto dalle “Cinque S” che sono le fondamenta del metodo di ottimizzazione dei processi industriali, applicato attraverso il miglioramento continuo strutturato, nelle aziende moderne e prerogativa della sostenibilità aziendale. Nel nostro percorso – conclude Cavuti – verremo talvolta affiancati da personaggi noti al pubblico che ci aiutino a diffondere tra la gente i risultati del nostro lavoro”.
Il Comitato Scientifico, presieduto dal Prof. Enzo Chiricozzi, è composto da un gruppo di lavoro che annovera tra le sue fila docenti universitari, ricercatori, studiosi, cultori delle materie scientifiche e non, manager d’azienda e professionisti.
La SIdSI ha inoltre ideato e realizzato il “Festival della Scienza e dell’Ingegneria” e il “Premio Scienza Giovani” entrambi nati con il presupposto di coniugare la cultura scientifica con le attività dei giovani sensibilizzandoli e avvicinandoli ai vari insegnamenti universitari e post-universitari e non solo. La manifestazione è stata condotta da Mila Cantagallo.