Dal 12 marzo niente scuola per i bimbi abruzzesi fino a 6 anni non vaccinati. L’assessore Paolucci: “In Abruzzo più alunni in regola rispetto alla media nazionale”.
E’ l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci a fare il punto sulle vaccinazioni in Abruzzo e a precisare come la media dei piccoli in regola sia maggiore rispetto a quella nazionale. Secondo Paolucci, che oggi ha incontrato i dirigenti delle Asl, non dovrebbero esserci particolari problemi se non qualcuno di natura burocratica per i genitori che si tenterà comunque di risolvere. D’altronde è tassativa la circolare ministeriale che impone ai dirigenti scolastici di non accogliere oggi in classe i bambini non in regola con le vaccinazioni. Il dipartimento di Salute della Regione Abruzzo e l’Ufficio scolastico regionale con due note, ribadiscono il divieto per oggi di ingresso se non si è in regola con le vaccinazioni. Il divieto di ingresso riguarda i bimbi fino a 6 anni. È invece prevista una sanzione pecuniaria per gli alunni di età compresa tra i 6 e i 16 anni, cioè per la scuola dell’obbligo. La norma prevedeva per sabato scorso, 10 marzo, il termine ultimo di presentazione da parte dei genitori degli alunni del certificato di vaccinazione oppure della fotocopia del libretto vaccinale o, in alternativa, della semplice prenotazione rilasciata dalle Asl con l’impegno di consegnare in un secondo momento il certificato vero e proprio. In Abruzzo oltre 9 bimbi su 10 dovrebbero risultare in regola. L’assessore Paolucci rivolge l’invito ai genitori a informarsi sui vaccini sia con i pediatri di fiducia sia nei centri vaccinali.
“Questo alto tasso di vaccinazioni Abruzzo – prosegue Paolucci – mi fa ritenere che l’assistenza si stia dando e grossi problemi non dovrebbero esserci. Vaccinarsi perché è giusto e perché ha salvato milioni di vita nel passato e perché continuerà a farlo rispetto alle nuove vaccinazioni previste”. E a chi dice che ci sono effetti collaterali e che i vaccini sono troppi, l’assessore taglia corto: “Risponde la scienza, la scienza ha risposto e quindi non è in discussione un dato scientifico”.