13 gennaio 1915: 100 anni fa il terremoto nella Marsica

Bryan up

terremoto marsicaAlle 7:52 della fredda, limpida e serena mattina del 13 gennaio 1915 la Marsica fu sconvolta da un violentissimo sisma. L’intensità epicentrale, corrispondente all’intensità massima osservata, fu pari a 11 gradi della scala Mercalli (magnitudo 7 sulla Scala Richter), più forte di circa 50 volte del terremoto aquilano del 6 aprile 2009. L’area d’azione del sisma fu molto estesa ed il terremoto si avvertì benissimo anche nella capitale dove cadde una statua della chiesa di San Giovanni in Laterano. Avezzano fu letteralmente rasa al suolo ed una sola abitazione rimase integra, resistendo alla furia del tremendo sisma. Avezzano venne rasa totalmente al suolo, morirono 10.719 persone su una popolazione di 13.119 abitanti, l’82%. Nell’intera regione del Fucino le vittime complessivamente registrate arrivano a oltre 30 mila. L’azione dei soccorsi venne ostacolata dall’inclemenza del tempo, dalla difficoltà delle comunicazioni e dall’imperversare della guerra in Europa che impedì all’Italia di rifornirsi di legname, materiale allora preziosissimo. Un moto di solidarietà e di affetto si strinse intorno alla Marsica lacerata dal sisma: da numerose città italiane arrivarono aiuti e conforto. Importante fu anche l’azione della Chiesa cattolica e degli ordini religiosi che con Don Orione e don Guanella si prodigarono per l’assistenza ai numerosi orfani del sisma. Il terremoto venne raccontato dai più importanti giornali italiani, spesso attraverso la penna di giornalisti illustri, come Prezzolin, Slataper e altri. Anche i quotidiani stranieri diedero ampio risalto al sisma marsicano. Personaggi della cultura e della politica nazionale accorsero nell’Altopiano del Fucino: il Re Vittorio Emanuele III, Guglielmo Marconi, Nazario Sauro, Gaetano Salvemini e molti altri. Pagine struggenti ha dedicato al terremoto lo scrittore marsicano Ignazio Silone che nel sisma, oltre alla propria abitazione, perse alcuni familiari. Pochi mesi dopo il violento sisma, l’ingresso dell’Italia nell’immane tragedia della Grande Guerra spense i riflettori sul terremoto e i giovani marsicani, nonostante la situazione di tremendo disagio delle loro famiglie, andarono al fronte e combatterono, valorosamente, come tutti gli abruzzesi. Con la fine della Guerra cominciò la paziente opera di ricostruzione.

Oggi, in occasione del Centenario del Terremoto, saranno diverse le iniziative previste ad Avezzano. Dopo il rintocco delle campane alle 7.52 e la deposizione delle corone, la mattinata proseguirà dalle 10.30 in poi al Teatro dei Marsi, con l’annullo filatelico e l’incontro con i giovani. Nello stesso teatro sarà anche presentata l’anteprima di una mostra storico-documentaria itinerante dal titolo: “Il grande Terremoto di Avezzano e della Marsica del 13 gennaio 1915”. Saranno presenti autorità istituzionali e numerosi sindaci della Marsica e di altre località dell’Abruzzo.

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