30 pullman a Roma per difendere il posto pubblico

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manifestazionesindacaleSaranno oltre 30 i pullman che partiranno dall’Abruzzo sabato prossimo direzione Roma per partecipare alla grande manifestazione dei sindacati in difesa del posto pubblico. Un’adesione massiccia, oltre ogni più rosea aspettativa, a dimostrazione di come sia in sofferenza un intero settore alla luce delle politiche del Governo sempre più indirizzate verso tagli lineari a discapito dei servizi in favore dei cittadini. Per funzione pubblica non s’intende il semplice impiegato statale, ma vanno considerate anche le maestranze delle Forze dell’Ordine, il personale sanitario la miriade di cooperatrive sociali che lavorano per il pubblico, il vero motore del Paese, hanno ricordato oggi in conferenza stampa i sindacati, in particolare Giuseppe De Angelis della Uil, altro che fannulloni, in un rapporto, tra l’altro, per popolazione tra i più bassi d’Europa, appena 58 per mille abitanti. Ebbene, ha sottolineato Carmine Ranieri della Cgil, i contratti del pubblico impiego sono fermi al 2009, con una perdita di salario media di 4200 euro, solo in Abruzzo, al 2012, si é perso il 22% dei posti di lavoro e nella logica della politica del depauperamento dei servizi pubblici, basta citare l’esempio delle Province le cui risorse sono state tagliate del 50%, ma le competenze e le funzioni restano quelle, per non parlare dei 23 milioni che mancano per il sociale. Non siamo conservatori, ha poi ricordato Vincenzo Traniello della Cisl, siamo i primi a volere una riforma, ma che sia una riforma seria e non solo tagli che poi si vanno a ripercuotere sulle fasce più deboli della popolazione e poi ci devono spiegare, prosegue Traniello, come é possibile che diminuisce il personale con un risparmio di 9 miliardi di euro ed aumenta la spesa pubblica, + 14 miliardi. Bisogna ridare dignità all’impiego pubblico riprendendoci la contrattazione, ha poi dichiarato Franco Migliarini della Uil, basta con le decisioni prese sopra la nostra testa. Discorso a parte va fatto per la scuola; Cinzia Angrilli della Cgil parla di 300 mila firme raccolte per chiedere che venga sbloccato il contratto e che non cìé discontinuità, nel settore formazione e ricerca, tra la Gelmini e l’attuale Governo, si sono persi in Abruzzo oltre 5000 posti di lavoro a fronte di un aumento, anche se sensibile, di alunni, anche disabili ed un sempre più diffuso fenomeno di precariato e poi, in conclusione, l’affondo a Renzi – dice di aver stabilizzato 150 mila precari e ci mancherebbe, ci sembra il minimo, anche perchè é stato costretto a farlo perchè glie lo ha imposto la Corte di Giustizia Europea. 

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