4 novembre: a Chieti soddisfazione e qualche mal di pancia

Chieti caserme2La splendida giornata autunnale ha favorito una partecipazione popolare che era mancata negli ultimi anni. Non solo autorità civili, militari e religiose, ma anche tanti cittadini e scolaresche attente. A Chieti la celebrazione della Giornata delle Forze Armate, inserita nelle celebrazioni della Festa dell’Unità nazionale e in quelle per il 96esimo anniversario della fine della 1° guerra mondiale, si svolge come di consueto alla villa comunale. E arriva il giorno dopo la storica firma per le caserme dismesse assegnate a funzioni diverse con una dotazione di 15 milioni di euro che interessa il recupero della ex Berardi, già sede del 123° Reggimento, e della ex Bucciante, che ha ospitato l’ospedale militare. Tutti soddisfatti, o quasi, per un progetto che ha trasformato Chieti in modello nazionale che, però, ha incontrato qualche mal di pancia neppure nascosto durante la cerimonia della firma. A cominciare dal generale Claudio Quarta, comandante della legione Carabinieri Abruzzo, (oggi assente perché impegnato a L’Aquila) che ha chiesto altri 9 milioni per la sistemazione della caserma Rebeggiani e della Berardi, In scia, ma con toni meno marcati, l’intervento del questore Felice La Gala che ha chiesto al ministero della Difesa una sollecita consegna al demanio della caserma Spinucci, di fatto già utilizzata dalla Polizia di stato ma che necessita di aggiustamenti non più rinviabili.

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