Caro Direttore,

in occasione dell’8 marzo vogliamo tirare un bilancio della situazione femminile. L’8 marzo è ormai tradizionalmente una giornata di attenzione ai temi che riguardano tutte le donne, un giorno di festa ma soprattutto un momento di riflessione sulla condizione femminile.
Purtroppo la nostra realtà è ancora segnata dalle differenze tra l’universo maschile e quello femminile a svantaggio delle donne.
Ci riferiamo ad esempio alla disparità di trattamento nel mercato del lavoro, delle minori occasioni di ricoprire ruoli di responsabilità sia nel settore pubblico che in quello privato, delle condizioni di violenza e di negazione della propria femminilità o di preconcetti ed ipocrisie, che non hanno giustificazioni di esistere, ma che la nostra società fatica a superare.
E’ noto che in tutte le professioni vi è una notevole presenza femminile, a fronte di tale presenza, permane una forte differenziazione sul piano dei redditi, una maggiore difficoltà di occupazione, aggravata dall’attuale crisi economica, mentre si registra anche un abbandono precoce dell’attività professionale nella fascia di età compresa tra i 40/45 anni quando, probabilmente, al lavoro si sommano le difficoltà legate alla cura dei figli e della famiglia.
Dall’osservazione di una prima serie di dati, anche nella nostra provincia, appare evidente che molti elementi che pregiudicano il raggiungimento di condizioni di parità, pur con le differenze legate alle specificità delle singole professioni, sono comuni a tutte le categorie e vanno quindi esaminati all’interno del quadro più generale della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne e delle politiche di pari opportunità.

Purtroppo il cammino per una reale equità, specie nella nostra realtà è ancora lungo.

In provincia di Chieti proprio l’8 marzo 2011 è stato presentato dal capogruppo PD alla provincia Camillo D’Amico e dalla Vicesegretaria provinciale Chiara Zappalorto la richiesta per l’istituzione della commissione Pari Opportunità, commissione importante, presente in tutte le province e dopo mesi di discussione tale proposta ha subito una battuta d’arresto con la conseguenza che ad oggi l’iter ancora bloccata!!!!!…

I partiti hanno oggi una grande opportunità per ridurre l’enorme gap di rappresentanza tra uomini e donne. I proclami non bastano,malgrado il lavoro costante che negli ultimi anni ha portato anche dei risultati interessanti e tangibili, occorre dare voce alla necessità di cambiamento,un gesto di responsabilità da parte di tutti, per questo il partito democratico attraverso il lavoro delle proprie attiviste è riuscito a portare tramite la scelta della doppia preferenza di genere nelle primarie per la candidatura alle elezioni politiche, un numero di parlamentari pari al 40% di donne, un primo passo verso l’abbattimento del gap di genere che non può fermarsi ora ma deve continuare.

Rossella Saltarella
Coordinatrice provinciale donne PD Chieti