A causa del sisma aumenta il vizio del fumo a L’Aquila

fumatoreQuattro aquilani su 15, causa stress sisma, sono tornati a fumare. Vinto il vizio della sigaretta prima della tragica notte del 6 aprile, sono stati risucchiati, dopo il terribile evento, nel gorgo della tentazione. E’ la ‘nicotina di ritorno’, dovuta al terremoto che ha sconvolto il capoluogo regionale. Il dato emerge da un piccolo campione di utenti esaminati dal centro antifumo, aperto all’Aquila a meta’ dell’aprile scorso dalla Asl 1. Il centro per la ‘lotta’ alla nicotina e’ aperto una volta a settimana, il giovedi’, dalle ore 14.00 alle 18.00, a Collemaggio, nell’ambulatorio di Medicina dello sport, in via Bellisario. In poco meno di 3 mesi si e’ rivelato un presidio sanitario importante sul territorio di L’Aquila contro la piaga del fumo e, al tempo stesso, e’ diventato la cartina di tornasole per misurare gli effetti della sigaretta in rapporto ai danni psicologici post sisma. Al Centro che – al pari degli altri aperti nei mesi scorsi in altre aree dell’azienda sanitaria provinciale, fa capo al Dipartimento di prevenzione, diretto dal dr. Giuseppe Matricardi – affluiscono pazienti del territorio aquilano con problemi gravi che hanno inutilmente cercato di lasciare la sigaretta facendo da soli o utilizzando altre strade. Quella del centro contro il fumo e’ un’attivita’ difficile perche’ richiede trattamenti che possono essere lunghi e un lavoro impegnativo degli operatori sanitari. L’equipe Asl, composta da Carmelina Panella (psicologa) e Maria Cristina Carmignani (medico) e coordinata dalla dr.ssa Daniela Franchi, lavora sulla qualita’ della terapia piu’ che sulla quantita’. E i 15 pazienti, attualmente in cura, sono ‘difficili’ perche’, nella quasi totalita’, affetti da malattie gravi come: infarto, asma, problemi respiratori, ipertensione. Il team della Asl prende in cura i patiti della nicotina e comincia con loro un percorso per cercare di portarli fuori dal tunnel.

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