video » A giugno il processo al bombarolo

Lupattelli

Bombarolo Di SantoGiudizio immediato per il bombarolo di Roccamontepiano, il 58enne Roberto Di Santo, resosi protagonista a gennaio di alcuni atti intimidatori a Villanova di Cepagatti e Chieti. Il processo in tribunale comincerà il prossimo 25 giugno così come chiesto dal PM di Pescara, Silvia Santoro, che non ha dubbi : prima l’auto incendiata ed il tentativo di far saltare in aria una villetta a Villanova di Cepagatti, poi l’attentato al tribunale di Chieti con la vettura della sorella data alle fiamme come autentica sfida allo Stato dal quale Di Santo si sentiva umiliato per presunti episodi di giustizia negata. E ancora, dopo avere lasciato 2 DVD con dei video messaggi davanti alla nostra emittente ed essere stato pizzicato da un nostro cameraman mentre, indisturbato, si allontana in bici, il bombarolo riesce a dare fuoco anche ad una ex casa famiglia, a Chieti. Sono giornate di caccia serrata ad un uomo che sembra farsi beffe degli investigatori costretti ad alzare la soglia di attenzione. Lo cercano nel pescarese e nel chietino alla luce di tante segnalazioni, cercano lui e il suo vecchio camper, di colore bianco, con il tetto verde. Alla fine i Carabinieri di Pescara lo beccano il 18 gennaio, nella zona industriale di Rosciano, in un casolare abbandonato, dove era anche riuscito (non senza difficoltà) a nascondere il suo camper. La sua latitanza è durata 10 giorni; ai militari dell’Arma, che lo portavano in carcere, ha chiesto altre 48 ore “per andare a Roma a concludere la sua battaglia contro l’ingiustizia sociale”. Lo testimonia la sua firma in calce all’ultimo messaggio lasciato sul tavolino del camper : “Boom! Ci vediamo a Roma”. Invece che nella capitale, naturalmente, il suo viaggio è finito al S.Donato. Ora lo attende un processo che potrebbe essere anche con il rito abbreviato se la sua difesa opterà per il chiuso della camera di consiglio.


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