A Montesilvano i box del sesso e anche il Casinò

Caro Direttore,

i radicali abruzzesi tornano ad intervenire sulla querelle relativa alla proposta del Sindaco di Montesilvano, Attilio Di Mattia, di studiare la possibilità di istituzione di “box del sesso” nella Città adriatica.
Il sacrosanto diritto di dissentire dalla proposta di Di Mattia  imporrebbe comunque, quantomeno, di tenere presenti dati di fatto e realtà giuridiche pacificamente acquisite.

Il primo elemento da considerare è che l’esercizio della prostituzione non è, di per sé, vietato. La legge, infatti, si limita a punire l’adescamento e lo sfruttamento ma non la prostituzione in quanto tale. Dunque, prima di parlare a sproposito, i perbenisti ipocriti che d’un tratto sono balzati sulla poltrona, farebbero bene ad informarsi.

Il secondo dato da tenere da conto  è che, a Montesilvano come in qualsiasi altra città d’Italia, la prostituzione è un fenomeno esistente e largamente diffuso. Prostituzione di strada, oppure d’alto bordo in ambienti riservati e raffinati, oppure esercitata, magari occasionalmente, da ragazze di buona famiglia che non riescono a sbarcare il lunario.
Tutto ciò è quanto accade sotto gli occhi di tutti quanti non vogliano far finta di non vedere. E dinanzi alla realtà, un amministratore responsabile non può limitarsi a chiudere gli occhi ma deve, se è all’altezza del compito che gli elettori gli hanno assegnato, tentare di regolare i fenomeni.

E’ in quest’ottica  che va valutata la coraggiosa e lungimirante proposta di Di Mattia che, dal nostro punto di vista, non può che essere vista con favore, essendo il mondo radicale tradizionalmente favorevole alla legalizzazione dei fenomeni e non alla criminalizzazione, che puntualmente si risolve in liberalizzazione selvaggia consegnata nelle mani della criminalità organizzata.

Da questo punto di vista, non solo valutiamo favorevolmente la proposta di Di Mattia ma rilanciamo: tanto a Montesilvano, come nelle altre città d’Italia, specie in quelle turistiche, sarebbe ora di legalizzare il gioco d’azzardo, con la istituzione di Casinò che permettano a turisti e cittadini di trascorrere qualche ora divertendosi spensieratamente in giochi appassionanti e di nobile ed antica tradizione quali la roulette e il baccarà.
Legalizzare il gioco d’azzardo – peraltro già consentito, sia on line che in tutti i Paesi europei – comporterebbe i medesimi vantaggi di cui s’è detto a proposito della prostituzione: benefici per tutti e da ogni punto di vista, senza alcuna controindicazione.
Montesilvano, poi, in particolare, avrebbe la possibilità di ospitare presso la struttura della Stella Maris un Casinò che diventerebbe punto d’attrazione turistica non solo per tutta la regione ma, sicuramente, anche da altre parti d’Italia.

Alessio Di Carlo
Segreteria Radicali Abruzzo

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