A Paganica spunta un sexy shop

sexy shopE’ possibile che un sexy shop contribuisca ad alleviare le sofferenze, i disagi e quel senso di solitudine interiore che il terremoto ha tatuato a vita sulla pelle di chi l’ha subito? E’ possibile che a Paganica qualcuno un bel giorno dica “Toglietele tutto, ma non il sexy shop?”. Chissà, di sicuro l’impresa potrebbe rivelarsi un buon affare, in linea con l’intramontabile business del sesso. Che si tratti di pure e semplici faccende commerciali ne è convinto anche il sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, che a proposito della controversa apertura del sexy shop a Paganica – in realtà solo un distributore automatico – ha detto: “Non stiamo qui a fare moralismi, per il Comune è un’attività commerciale come tutte le altre”. La macchinetta osé è spuntata nel centro storico terremotato di una delle frazioni più popolose della città, praticamente disabitato dopo che il sisma di cinque anni fa lo aveva danneggiato gravemente. E’ probabile che l’ubicazione così isolata non sia frutto di una scelta casuale, a suggerirlo è lo stesso primo cittadino: “Probabilmente – ha detto Cialente – è stato messo lì appunto perché è una zona nascosta”. Gli abitanti di Paganica, almeno i più anziani, hanno manifestato qualche perplessità sul nuovo “negozio” a luci rosse, che tra l’altro sorge a pochi metri dalla chiesa. Forse con il favore delle tenebre qualcuno cambierà opinione, ma chissà se davvero un po’ di gingilli da trasgressione paesana basteranno a far dimenticare quella notte del 2009.  

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