Abruzzo Engineering, la Provincia dell’Aquila si chiama fuori

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provincia laquilaLa Provincia dell’Aquila esce da Abruzzo Engineering (Ae), la società mista pubblico-privata attualmente in liquidazione impegnata in varie commesse pubbliche tra cui quelle degli uffici della ricostruzione post-sisma dell’Aquila, con 185 dipendenti in bilico e un debito milionario. Lo annuncia il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, in una lettera al collegio dei liquidatori della società, presieduto dall’avvocato aquilano Francesco Carli, in cui formalizza la rinuncia al 10% delle quote. “La presente per significarvi l’impossibilità della Provincia dell’Aquila a continuare a essere socio – scrive Del Corvo – Le vicende normative delle riforme della Province sono a tutti note, si comunica formalmente l’esercizio del diritto di recesso ai sensi delle vigenti disposizioni del Codice civile”. Per i 110 lavoratori di Ae impegnati nel post-sisma il 23 dicembre 2014 è scaduta la convenzione e da allora gli uffici sono chiusi: ieri, per protestare contro questa impasse, hanno occupato la sede del dipartimento Ricostruzione del Comune dell’Aquila in via Avezzano. Gli altri dipendenti sono in cassa integrazione senza certezze sul futuro. La Provincia era socio fin dal 2006, anno di nascita di Ae, quando l’allora presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, in accordo con Pierfrancesco Guarguaglini, allora presidente di Finmeccanica, e con il predecessore di Del Corvo in Provincia, Stefania Pezzopane, oggi senatrice del Pd, fece nascere la società dalle ceneri di Collabora Spa, società mista di proprietà dell’ente provinciale, allo scopo di abbattere il “digital divide” nelle zone interne dell’Abruzzo. Le azioni della Spa erano controllate al 60% dalla Regione Abruzzo, al 30% da Finmeccanica attraverso Selex Service Management, il restante 10% è il pacchetto a cui ora la Provincia rinuncia. Tra i motivi della crisi, la non riconosciuta natura “in house” da parte della Commissione Europea, che ha reso impossibile acquisire commesse con affidamenti diretti senza bandi dall’ente azionista di maggioranza, cioè la Regione. Nel 2010 il governatore Gianni Chiodi ha posto in liquidazione Abruzzo Engineering, con il chiaro intento di chiudere i battenti di quello che più volte ha definito “fonte di sprechi e carrozzone politico”. Il suo successore, l’attuale governatore di centrosinistra, Luciano D’Alfonso, ha però espresso parere opposto: “Voglio trovare una soluzione che ci consenta di disporre anche di una expertise nell’ingegneria, e Abruzzo Engineering ha questo profilo di esperienza”.

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