Abruzzo: in 357 nella terra degli scomparsi

gente scomparsiC’è un mondo sospeso, che è la terra degli scomparsi. Sono storie diverse, personalissime, drammatiche, vissute per scelta o subite per forza. I numeri parlano chiaro e sono quelli del Ministero dell’Interno: quasi 25.000 gli scomparsi dal 1974 al 2012 in Italia. Solo in Abruzzo sono 357, di tutte le età, italiani e stranieri. Casi mai risolti, famiglie che attendono tra angoscia e speranza. Ci sono poi anche sei corpi non identificati, in attesa di riconoscimento, di una sepoltura, di un nome, difficilmente di un perché. L’ultima scomparsa, in ordine di tempo in Abruzzo, è quella di Daniele Taddei, 28 anni di Sant’Omero, del quale si sono perse le tracce da tre settimane. Si è fatto vivo con un sms, invece, il 17enne di Chieti che si è allontanato da casa tre giorni fa: “Sto bene, non cercatemi”, avrebbe scritto il ragazzo alla famiglia. Resta poi da dare un nome, chissà se quello di Eleonora Gizzi e ne è convinto il papà, al corpo senza vita ritrovato ieri a Vasto. E c’è il caso di Silvana Pica, la traduttrice scomparsa il 17 gennaio del 2012, pochi giorni dopo il ritrovamento sul litorale di Bari, dei resti di Roberto Straccia, lo studente marchigiano allontanatosi dalla casa di Pescara dove frequentava l’università, nel dicembre del 2011. Alla base degli allontanamenti, spesso la depressione, la solitudine, la ricerca di una nuova vita, ma per i familiari degli scomparsi inizia il calvario dell’attesa: due mondi paralleli, chi va e chi resta, alla continua ricerca di un ricongiungimento, di una certezza. 357 persone scomparse in Abruzzo negli ultimi 30 anni, altrettante famiglie in attesa di una notizia dei loro congiunti, lì, dalla terra sospesa.

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