Abruzzo, la corsa per il Parlamento

befana

elezioni urna1Le primarie non hanno ancora completamente definito l’assetto delle liste della coalizione di Bersani per le elezioni del 24 e 25 febbraio. Oggi pomeriggio la direzione regionale del PD ne ratifica l’esito, ma per la composizione definitiva e soprattutto i posti più alti in lista si prevede un serrato confronto con Roma, che inserirà 3, forse 4 nomi del cosiddetto “listino” di Bersani. Certa l’inclusione ad esempio di Franco Marini. Possibile inoltre che a guidare la lista del PD alla Camera sia Stefania Pezzopane nelle vesti di dirigente nazionale, circostanza che comporterebbe la risalita in graduatoria degli eleggibili anche di Giovanni Lolli. Ad oggi la certezza di un seggio in parlamento in caso di vittoria del centrosinistra, oltre ai già citati, l’hanno soltanto i primi classificati alle primarie di ogni provincia, dunque Giovanni Legnini al Senato e Tommaso Ginoble e Antonio Castricone alla Camera. Quasi certa anche la posizione eleggibile per Maria Amato alla Camera, mentre per Vittoria D’Incecco e soprattutto Renzo Di Sabatino, tutto dipenderà dall’esito del serrato confronto tra il PD abruzzese e quello nazionale. Tutto deciso per quanto riguarda Sel: il capolista alla Camera anche in Abruzzo è Nicki Vendola, che però opterà per la Puglia, lasciando spianata la strada per il ritorno in Parlamento dopo 10 anni di Gianni Melilla. Gioco delle opzioni anche al senato: se scatterà il seggio in Abruzzo il capolista Roberto Natale (ex presidente della FNSI) opterebbe per l’Umbria, facendo eleggere la vastese Anna Suriani.
Ma la notizia del giorno sembrava essere quella relativa al presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio, fino a ieri favorito per entrare nel listino di Bersani e oggi dato per prossimo alla candidatura con il neonato polo di centro in quota Montezemolo. Nel pomeriggio, però, è arrivata la secca smentita di Mattoscio, che ha confermato che proseguirà nel suo lavoro in Fondazione.  A proposito sempre del Polo di centro, i dirigenti UDC locali (in primis De Laurentiis, Di Giuseppantonio e Menna) non ci stanno questa volta ad essere scalzati dalle imposizioni romane anche se riguardanti abruzzesi (leggasi De Matteis). Fli, che dopo Fini avrà come n° 2 in lista Daniele Toto, candiderà anche Daniela Stati e Berardo Rabuffo. Se le liste di Grillo sono già pronte da tempo con le Parlamentarie e in quelle di Ingroia si parla della ricandidatura di Mascitelli, forse spostato alla Camera, tutto è ancora fermo nel PDL, dove sono Verdini e Matteoli a decidere le candidature: confermati Piccone, Tancredi e Di Stefano (a meno che questi non decida di correre con la nuova formazione di La Russa) resta il nodo Pescara lasciata vacante da Pastore. In corsa Masci, Sospiri, e con qualche metro di vantaggio Nazario Pagano.

About the Author

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

Be the first to comment on "Abruzzo, la corsa per il Parlamento"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*