Acerbo: sulla “collinetta” alla riviera sud non informato nemmeno il Quartiere.

Acerbo Maurizio“La cosa più grave riguardo ai progetti dell’amministrazione comunale di Pescara è che sistematicamente la Giunta ignora i principi della partecipazione da parte della cittadinanza.” Lo dichiara il capogruppo regionale e comunale del Pd Maurizio Acerbo, affermando che “Si tratta di un atteggiamento verticistico e autoritario che fa rima più col verbo comandare che con quello governare. Non pretendo da un’amministrazione di centrodestra che si sperimenti il bilancio partecipativo” -aggiunge Acerbo-“ma almeno un livello minimo di informazione e partecipazione della cittadinanza prima di assumere le decisioni. Siamo invece di fronte al riproporsi di progetti di cui l’opinione pubblica viene a conoscenza soltanto quando sono già stati approvati. Possibile che non si chieda neanche alle circoscrizioni di esprimersi magari dopo assemblee con la cittadinanza per presentare i progetti? Secondo quanto mi riferisce il nostro consigliere William Facchinetti” -spiega Acerbo-“l’amministrazione comunale non ha illustrato il progetto della grande “collinetta” sulla riviera sud neanche al consiglio della circoscrizione Portanuova! Per quanto riguarda poi la semi-pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele possibile che si proceda senza un piano complessivo e relativa procedura VAS? Decisioni che modificano la città in maniera irreversibile non possono essere assunte in ristrette riunioni di maggioranza o in Giunta. E’ quello che è finora accaduto sul PP2 sul quale l’amministrazione ha rifiutato il confronto (siamo sicuri che i cittadini siano a favore di edifici lato mare di 50 o 30 metri di altezza?).
A me non piacciono le polemiche demagogiche ma per evitarle bisogna far discutere la città sulla base di informazioni e con procedure partecipative. Sembra quasi che Mascia&Masci abbiano paura dei cittadini e non mi pare un atteggiamento intelligente. Ricordo che non solo la partecipazione è ormai un principio di rango costituzionale ma è da tempo assunta come diritto dei cittadini dall’Unione Europea. La Carta di Aarhus dal 1998 ha sancito il diritto dei cittadini all’accesso all’informazione e alla partecipazione al processo decisionale con la consapevolezza che “un miglior accesso all’informazione e la partecipazione maggiore del pubblico al processo decisionale consentono di prendere decisioni migliori e di applicarle in maniera più efficace, contribuiscono a sensibilizzare il pubblico ai problemi ambientali, gli danno l’opportunità di esprimere le proprie preoccupazioni e aiutano le autorità pubbliche a tenere queste ultime in debito conto”. Non si contano le direttive al riguardo ma sembra che il Comune di Pescara sia impermeabile a qualsiasi Agenda 21. Se molti cittadini che non fanno parte del “cerchio magico” di Pescara Futura o del PDL considerano scelte estemporanee e improvvisate quelle che sta portando avanti l’amministrazione è anche perché non vi è traccia di pianificazione. L’Europa” -ricorda Acerbo- “ci ha imposto procedure di informazione-partecipazione su tutti i piani e programmi. L’assenza di pianificazione a Pescara si accompagna a quella della partecipazione. Non ci si lamenti poi” -concude Acerbo- “se ci si difende con i ricorsi alla giustizia amministrativa e agli esposti nè che si creino polemiche sulla base di articoli dei giornali”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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