video » Adopt Srebrenica, impegno dei comuni abruzzesi

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srebrenicaSrebrenica era una bella cittadina, in quella che una volta chiamavamo Yugoslavia. Era una cittadina termale, come la nostra Caramanico, che normale però lo è ancora. A Srebrenica invece c’è passata la guerra, che ha distrutto le case, ucciso gli uomini e stuprato le donne. Ora il genocidio è finito, la guerra pure, ciononostante si va ancora a letto presto, perché alle 11 di sera scatta il coprifuoco. No, non è una cittadina normale, Srebrenica, eppure i figli di quelle donne violentate si danno da fare perché lo sembri, e forse ci riusciranno con l’aiuto di tutti, anche dei comuni italiani che sostengono il progetto “Adopt Srebrenica”. Si tratta di una rete internazionale di solidarietà, i cui aderenti si incontreranno proprio a Srebrenica, in occasione della Settimana della Memoria, dal 24 al 30 agosto 2013.


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