Aeroporto dei Parchi, chiusa l’inchiesta sulle macerie interrate

aeroporto preturoDopo tre mesi dal blitz del Corpo forestale dello Stato all’aeroporto dei Parchi, lo scorso 21 ottobre, la procura della Repubblica ha chiuso le indagini sul presunto traffico illecito di rifiuti provenienti dalle macerie della ricostruzione. Macerie probabilmente interrate in un’area interna dello scalo aereo di Preturo, a nord della pista di atterraggio, divenuta idscarica abusiva di 20mila metri quadrati di estensione. La fase investigativa interforze – che ha coinvolto anche Finanza e polizia dello Stato – avrebbe accertato che alcune ditte di trasporto prelevavano macerie e materiale proveniente dalle demolizioni dai cantieri della ricostruzione privata all’Aquila e nel comprensorio, scaricandole nel sedime aeroportuale con l’obiettivo di allungare la pista. Sei i camion che nell’ottobre scorso – all’inizio dell’indagine – vennero sequestrati dall’autorità giudiziaria. Secondo gli inquirenti sia il trasporto che l’utilizzo delle macerie, sarebbero stati portati avanti senza le autorizzazioni e ignorando le procedure. Un meccanismo messo in piedi dalla X-Press – la società che gestisce l’aeroporto – per risparmiare migliaia di euro. Nel registro degli indagati a ottobre finirono l’amministratore unico dello scalo, Giuseppe Musarella, il direttore commerciale Ignazio Chiaramonte, gli imprenditori Pietro Negrini, Rachele e Antonio Lunari e il dirigente comunale Mario Corridore. Soltanto nei prossimi giorni – con la chiusura delle indagini già formalizzata – si saprà se nomi degli indagati resteranno questi.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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