Si registrano dati negativi per l’Aeroporto d’Abruzzo che oltre a fare i conti con i problemi finanziari legai ai tagli imposti dal Governo Nazionale deve incassare una sensibile diminuzione dei voli e dei passeggeri. Secondo i dati diffusi da Assoaeroporti infatti lo scalo abruzzese ha registrato un calo dei passeggeri stimato al 2,9% rispetto all’anno precedente. I passeggeri transitati nell’aeoporto abruzzese sono stati 31563. Segno negativo anche per i voli cargo che 112 ovvero l’8,2% rispetto al 2012 mentre sono stati 613 i movimenti pari al 13,7%. Se si riflette che nel dicembre dello scorso anno i transiti aeroportuali sono stati circa 36mila balza immediatamente agli occhi che si sono persi oltre 4300 passeggeri in pochi mesi. Una tendenza che dovrebbe far riflettere i vertici della Saga la società che gestisce lo scalo aeroportuale per individuare nuove strategie di mercato ed introdurre nuovi collegamenti internazionali per rendere più attraente l’offerta commerciale. Sembra così lontanto, eppure sono trascorse soltanto alcune settimane da quando la notizia dell’inserimento dell’aeroporto di Pescara fra gliscali di interesse nazionale da parte del Governo aveva suscitato parole di elogio e di apprezzamento da parte degli amministratori locali.
“La scelta del Governo di confermare l’aeroporto di Pescara come scalo di rilevanza nazionale, aveva affermato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, ribadisce e sottolinea la centralita’ ormai assunta dal capoluogo adriatico nel panorama nazionale”. Diverso il giudizio degli amministratori di centrosinistra che parlano di un aeroporto destinato ad andare verso il fallimento.

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