Agenti aggrediti a Castrogno: “Dateci il Taser”

gru - ricostruzione

taser pistola-elettricaDue agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto con problemi psichici nel carcere di Castrogno, a Teramo. Il recluso, un italiano con gravi patologie psichiatriche e infettive, si è scagliato contro un sovrintendente e un ispettore intervenuti per sedare una colluttazione tra lui e il compagno di cella. I due agenti sono stati colpiti e feriti con uno sgabello, tanto da avere bisogno del pronto soccorso. La notizia è stata diffusa dal segretario provinciale del Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, Giuseppe Pallini, il quale ha ricordato che si tratta solo di uno dei tanti episodi accaduti di recente. Il 31 dicembre scorso una detenuta aveva colpito alla testa, con uno sgabello, un ispettore; alla vigilia di Natale un uomo nel reparto di alta sicurezza era stato più volte trasportato al reparto di psichiatria dell’ospedale teramano dopo aver distrutto gli arredi della cella e aver tentato di aggredire il personale di servizio. All’inizio di dicembre un sovrintendente era stato colpito a una mano con il manico di una scopa da un altro detenuto con patologie psichiatriche che si rifiutava di rientrare in cella. Il problema della gestione dei detenuti psichiatrici, dichiara Pallini, “mai risolto dall’amministrazione penitenziaria regionale, si protrae da diversi anni. Da tempo il sindacato denuncia la promessa non mantenuta di allestire idonee stanze e reparti dove far alloggiare i detenuti sofferenti di questa patologia. Hanno lasciato il compito di sorvegliarli, curarli e contenerli, senza alcuno strumento, al personale della polizia penitenziaria che di certo non ha la necessaria preparazione professionale per farlo. Sarebbe auspicabile che il Parlamento approvasse al più presto la legge per dotare le forze dell’ordine, in particolar modo la polizia Penitenziaria, della pistola elettrica Taser conclude il segretario provinciale del Sappe.

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