Aggressioni a mogli e conviventi. Arresti dei CC a Alanno e Pratola

violenza-donneALANNO- Ha fatto irruzione nell’abitazione della convivente e l’ha percossa ripetutamente, aggredendo anche i carabinieri intervenuti per mettere in salvo la malcapitata. A seguito di questo episodio, avvenuto poco dopo mezzanotte, un 57enne di Alanno e’ stato arrestato dai carabinieri del posto per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si e’ verificato nella frazione di San Cassiano. In base alla ricostruzione dei militari dell’Arma, coordinati dal capitano Massimiliano Di Pietro, il 57enne, pensionato, che era ubriaco, ha sfondato a calci la porta d’ingresso dell’abitazione e ha danneggiato alcuni infissi. Subito dopo ha violentemente aggredito e percosso la donna, una 46enne romena, che e’ riuscita a trovare riparo nella camera da letto allertando il 112. All’arrivo dei carabinieri l’uomo stava percuotendo la straniera e i militari sono stati a loro volta aggrediti con violenza. E’ stato fermato e arrestato mentre la donna si metteva in salvo fuggendo da li’. Il 57enne e’ rimasto ferito cosi’ come uno dei carabinieri.

PRATOLA – Prima una furibonda lite poi ha aggredito e malmenato la moglie che aveva in braccio la figlia di pochi mesi. L’episodio, accaduto a Pratola Peligna, risale al 20 maggio scorso ma solo stamane i carabinieri, che hanno condotto le successive indagini, hanno arrestato un albanese 32enne che non aveva esitato a picchiare la moglie, nonostante avessse la piccina in braccio, provocandole delle lesioni. A far intervenire i militari, coordinati dal Luogotenente Di Serio, erano stati alcuni cittadini. Inizialmente i carabinieri si sono preoccupati di far soccorrere dal 118 la donna e la figlia condotte all’ospedale di Sulmona per gli opportuni accertamenti nel corso dei quali la bimba e’ stata trattenuta in osservazione con la madre che l’accudiva. I militari, non ricorrendo i presupposti per un arresto in flagranza di reato, hanno continuato a raccogliere elementi al fine di meglio valutare le responsabilita’ penali dell’albanese. I carabinieri sono cosi’ riusciti a dimostrare la sussistenza di esigenze cautelari nei confronti del giovane e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona ha ritenuto opportuno applicare una misura cautelare in carcere a seguito di una richiesta in tal senso da parte della locale Procura della Repubblica. L’albanese e’ stato quindi tradotto nella mattinata all’Istituto penitenziario di via Lamaccio posto a disposizione dell’autorita’ giudiziaria che, nei prossimi giorni, sottoporra’ il 32enne ad interrogatorio di garanzia.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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