video » Agricoltura: tra fondi europei e richiesta di calamità

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agricolturaIl presente e il futuro dell’agricoltura abruzzese: questo il filo conduttore nonchè tematico deii dieci incontri che la Direzione Politiche agricole della Regione Abruzzo ha organizzato  in tutte e quattro le province. Si tratta di un’iniziativa che si inserisce all’interno del Piano di comunicazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. A presentarla, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. “Il Piano di Sviluppo Rurale ha un ruolo fondamentale per il comparto agricolo abruzzese – ha spiegato Febbo – e sarà il protagonista principale degli appuntamenti in programma nel corso dei quali si analizzeranno risultati e prospettive. Quando si parla di scenari è necessario mettere in evidenza come siano cambiati radicalmente rispetto a quelli che si prospettavano quando il Programma di Sviluppo Rurale, oggi ormai in dirittura d’arrivo, è stato scritto. Non si poteva certo immaginare -prosegue Febbo –  quello che sarebbe successo a livello mondiale con la cosiddetta bolla finanziaria del 2008, diventata una vera e propria crisi economica planetaria. Inoltre, la nostra Regione è partita con un clamoroso ritardo e, solo dopo il 6 aprile 2009, in seguito alla sciagura che ha segnato profondamente L’Aquila e l’Abruzzo, ha potuto mettere la propria quota di compartecipazione ai fini dell’utilizzo dei fondi europei. Ad oggi, per il sistema agricolo regionale sono stati spesi oltre 349 milioni di euro (tra fondi pubblici e privati) attraverso il Programma di Sviluppo Rurale grazie al quale sono stati realizzati interventi molto importanti: quasi 20 milioni per la Misura del primo insediamento di cui hanno beneficiato oltre 1.200 giovani agricoltori, oltre 150 milioni per la modernizzazione delle aziende agricole e agroalimentari e oltre 85 milioni per le Misure di tutela ambientale. Intanto a livello regionale -ha concluso l’assessore Febbo – stiamo lavorando sulla nuova programmazione per il periodo 2014-2020, portando avanti un’attenta analisi di quanto fatto in questo settennato che sta per concludersi e di quanto si potrà fare per il prossimo futuro, valutando criticità passate e punti di forza”.Quanto, infine, alle calamità naturali che si sono abbattute sulla nosta regione, prima le alluvioni di una settimana fa e ora la neve scesa da 0 a 2000 metri, l’assessore Febbo si è fatto garante della richiesta dello stato di calamità naturale specie per le colture vitivicole il cui fogliame, gelato dalla neve, rischia di aver sùbito danni ingenti in vista della prossima stagione di raccolta dell’uva.


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