Agroalimentare: i grandi chef consulenti del ministro

Romito NikoPer la prima volta i grandi chef italiani sono stati convocati in qualità di consulenti agroalimentari dal ministro delle politiche agricole. Lo scopo dell’iniziativa, voluta dal ministro Maurizio Martina, “far fare un salto di qualità al nostro agroalimentare”. I grandi maestri della cucina italiana hanno risposto in massa, presentando le loro proposte durante il Forum della cucina italiana ospitato presso il dicastero di via XX Settembre. Cracco, Bottura, Cedroni, Oldani, l’abruzzese Niko Romito e altri ancora hanno illustrato le necessità del comparto alimentare che andrebbe reso più competitivo migliorando i percorsi formativi delle nuove leve della ristorazione e favorendo il lavoro delle imprese con meno burocrazia. “Intendiamo fare un progetto collettivo e in coordinamento con altri ministeri – spiega Martina – Metteremo a punto un piano di lavoro individuando alcune priorità su cui muoverci, a cominciare dal miglioramento del percorso formativo, e ci riuniremo quindi di nuovo a luglio a Expo”. Carlo Cracco, star ai fornelli e sul piccolo schermo, aggiunge: “Essere tutti qui radunati assieme grazie al ministro direi che è un piccolo miracolo. Dal forum usciranno proposte e idee in cui cercheremo di coinvolgere tutto l’agroalimentare. Prima istanza è la formazione e da lì in poi, la materia prima, la tutela del territorio, tutte cose che vanno messe insieme per comporre un puzzle che unito va benissimo, frammentato non vale nulla”. Infine le osservazioni di Niko Romito: “La prima cosa da fare è formazione, far capire ai giovani tutta la filiera che si porta dietro un piatto ma è importante anche alleggerire la burocrazia. Le normative ci asfissiano; a differenza degli altri Paesi stranieri, per esempio, abbiamo difficoltà enormi nell’inserire gli stagisti in cucina. Dobbiamo mandar via tantissimi ragazzi che vorrebbero fare formazione”.

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