Al Florian di Pescara “Il passeggero Bolano”

Pippo Di MarcaIl Florian e il Metateatro di Pippo Di Marca, uniti per affrontare insieme tante nuove sfide con lo spirito del teatro d’avanguardia, di cui Pippo Di Marca è stato ed è un protagonista ed in cui il Florian fonda le sue radici, presentano un nuovo appuntamento della nuova programmazione 2015 di Florian/Flussi Accadimenti Plurimi, direzione artistica Giulia Basel. 
Venerdì 20 marzo alle ore 21, Pippo di Marca, uno dei maestri della scena teatrale contemporanea, torna sul palcoscenico del Florian con un lavoro di cui è autore e interprete, Passeggero Bolaño – la nave dei sei personaggi, per “Teatro e Letteratura”.
Questa sezione della programmazione di Florian Flussi è dedicata al rapporto tra il teatro e la letteratura e interesserà anche i successivi due appuntamenti al Florian Espace: venerdì 27 marzo il Teatro dei Colori con lo spettacolo IL SEGRETO, ispirato a “Il segreto di Luca” di Ignazio Silone, di e con Gabriele Ciaccia, e sabato 11 aprile la Compagnia TeatroZeta con IL CASO DORIAN GRAY di Giuseppe Manfridi, con Manuele Morgese, regia Pino Micol.
Tornando al protagonista della serata di venerdì 20 marzo, Pippo Di Marca è stato il primo in Italia a presentare e rappresentare lo scrittore e poeta cileno Roberto Bolano, una delle voci più alte e maledette della lettura contemporanea di lingua spagnola, morto a 50 anni nel 2003. Con i suoi cinque spettacoli su/da Bolano, Di Marca, almeno in Italia, è una sorta per così dire di erede testamentario di questa reincarnazione di fanciullo ribelle ‘rimbaudiano’, nel quale si è immedesimato in dolorosi e impegnativi corpo a corpo, a partire dal 2009. In “Passeggero Bolano – la nave dei sei personaggi” Pippo Di Marca mette in gioco se stesso in quanto attore, autore e uomo (siciliano) in un confronto serrato tra lui stesso e il suo amato, multiforme, pirandelliano ‘fratello’ (cileno). Ne nasce la messa in scena di una lotta tra autore e personaggi che si incontrano su una nave fantasmatica, dando luogo a un visionario, terribile, devastante ‘arsenale delle apparizioni’ che ci riporta al conflitto insanabile e irrisolvibile tra l’autore e ‘i sei personaggi’ pirandelliani.
Pippo Di Marca, siciliano di nascita (Catania) e romano di elezione, appartiene alla seconda generazione dell’avanguardia teatrale italiana: quella di Nanni, Perlini, Vasilicò, Cecchi, Carella fino ai Magazzini e alla Gaia Scienza che è venuta alla ribalta intorno ai primi anni Settanta. Ha debuttato come attore al Teatro La Fede (’69 e ’70) in due spettacoli di Giancarlo Nanni e ha creato il suo gruppo (Meta-Teatro) nel ’71 mettendo in scena il suo primo spettacolo da regista, Evento-Collage n. 1. Da allora, per sinergie e sodalizi con Carmelo Bene, Leo de Berardinis, il Living e sulla scia di sfide e confronti via via con Lautréamont, Genet, Duchamp, Joyce, Shakespeare, Bernhard, Gadda, Sanguineti, Kantor, Bausch, Beckett, Pirandello, Bolaño ha costruito le tappe di un continuum unico e personalissimo (oltre sessanta spettacoli e decine di performance in Italia e nel mondo), portando a compiuta sintesi artistica un’esperienza ininterrotta di oltre quarant’anni. Il tutto con uno sguardo attento e partecipe al lavoro dei tanti compagni di strada molti dei quali sono stati ospiti a Roma nel suo Metateatro.
Pippo di Marca lo scorso novembre ha incontrato il pubblico di Pescara in una serata organizzata dal Florian dal titolo “Sotto la tenda dell’Avanguardia”; serata nella quale l’artista ha presentato il suo libro che ripercorre la storia dell’avanguardia teatrale italiana a partire da Carmelo Bene fino ai nostri giorni.
Dopo lo spettacolo per “Incontri a Teatro” seguirà un colloquio con Pippo Di Marca a cura di Paolo Verlengia.

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