Oggi, con alzata di mano e all’unanimità, la seduta del Consiglio della Camera di Commercio di Pescara ha votato la fusione con Chieti. Un voto unanime finora unico in Italia tra le numerose Camere di Commercio in fase di accorpamento. “Oggi si volta pagina. Intendiamo dare un segnale forte, assumendo un impegno quanto mai importante a sostegno delle imprese del nostro territorio” – ha detto il presidente Daniele Becci. Una grande Camera di Commercio, con numeri apprezzabili: oltre 96 mila imprese ( Chieti 53.781 – Pescara 42.794 ) un territorio con estensione geografica ed una densità di popolazione tali da far assumere un peso considerevole a livello nazionale. “Oggi si segna un passaggio molto importante – ha detto il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini – con un atto concreto che permette di superare il mondo dei guelfi e dei ghibellini. Ciò che è in ballo è l’idea di un’ ampia Camera di Commercio capace di imporsi sullo scenario italiano. Abbiamo la capacità di farcela, noi italiani in momenti di difficoltà sappiamo tirare fuori il meglio”. Una sfida impegnativa la cui volontà è stata confermata anche da Silvio Di Lorenzo, presidente della CCIAA di Chieti. “La nostra Giunta camerale – ha dichiarato – ha deciso di fondersi con Pescara”. A sostenere il processo di fusione anche il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco. “Ritengo che non si debba fare l’errore commesso in precedenza dalle Province. Credo nel grande senso di maturità che sta dimostrando la CCIAA di Pescara, con la quale mi complimento – ha commentato Di Marco – e rivolgo un incoraggiamento all’Ente di Chieti affinché si muova nella stessa direzione”. “Sosteniamo un importante atto deliberativo – ha detto il Sottosegretario Camillo D’Alessandro – perché l’input del Governo è: o vi autoriformate o vi riformiamo. Le Camere di Commercio hanno un tesoro di dati, informazioni e competenze che va assolutamente supportato”.
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