E’ rientrata a Campo Imperatore la squadra che ha operato per la messa in sicurezza della Ferrata Brixio, la strada che con tutta probabilità permetterà domani il recupero delle salme dei due alpini del 9° Reggimento precipitati, venerdì scorso, in un canalone del Gran Sasso. I corpi sono stati ancorati nei giorni scorsi con le barelle alla roccia e verranno trasportati seguendo la corda fissa della ferrata verso Prati di Tivo, seguendo il sentiero verso il Rifugio Franchetti. Bufera, nebbia e vento continuano ad ostacolare le operazioni di recupero dei corpi di Giovanni De Giorgi e Massimiliano Cassa, i due giovani alpini pugliesi di stanza a L’Aqula, nel 9° Reggimento, precipitati in un canalone sul Gran Sasso durante un’escursione. Nella tarda mattinata era partita una squadra di soccorso da Campo Imperatore per tentare di riavviare le operazioni necessarie al recupero delle salme. Si è appreso intanto da fonti della Prefettura di Teramo che le due salme verranno trasportare nell’obitorio dell’ospedale dell’Aquila. E sempre all’Aquila nella sede del 9/o Reggimento Alpini verrà disposta una camera ardente per i commilitoni che renderanno omaggio ai due giovani colleghi, mentre i funerali si svolgeranno nei comuni di origine di De Giorgi e Cassa, in Puglia. I familiari dei due alpini sono tuttora nella caserma degli alpini e attendono l’esito del recupero supportati dagli psicologi dell’Esercito. Domani comunque il meteo dovrebbe migliorare e consentire di portare a termine un compito che si sta dimostrando davvero difficile e rischioso anche per le squadre di esperti. Oltre 50 persone del soccorso alpino nazionale, della Forestale, della Finanza e militari della Brigata Taurinense e del Nono reggimento Alpini sono in vetta pronte a intervenire. Una parte degli esperti sono sul versante aquilano di Campo Imperatore, un’altra su quello teramano di Prati di Tivo. La speranza resta quella di portare a termine il recupero con uno degli elicotteri della Forestale, in quanto l’operazione da terra si prospetta rischiosa anche per gli uomini del soccorso, a causa del pericolo di distacco di valanghe. Già nell’intervento di ieri i soccorritori, rientrati per la bufera di neve che li ha bloccati a 2.500 metri di quota, hanno comunque lavorato per rafforzare una via ferrata, la Brixio, dismessa ormai da anni, e consentire così alle altre squadre di tecnici di calarsi in sicurezza nel vallone dei Ginepri.  

D’ALFONSO, SPERO PRESTO CORPI ALPINI TRA LORO CARI

 “Auspico che l’impegno e la tecnica dei nostri Corpi militari riescano, il prima possibile, a ricondurre Giovanni e Massimiliano all’affetto di chi li ama”. E’ uno dei passaggi della nota di cordoglio che il Presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha indirizzato alla famiglia dei due giovani alpini che hanno perso la vita sul Gran Sasso. “Esprimo a nome dell’intera Comunità abruzzese e mio personale – scrive il Presidente – il cordoglio per la morte dei giovani alpini Giovanni De Giorgi e Massimiliano Cassa. Giungano i miei sentimenti di profonda vicinanza alle famiglie De Giorgi e Cassa costrette a patire, in queste ore, anche la sofferenza di non poter ancora riabbracciare, per un ultimo saluto, i corpi dei loro cari. Sono profondamente colpito da questa tragedia che punisce due giovani proprio mentre vivono le emozioni della loro passione per la montagna. Spero che in vetta al Corno Grande essi abbiano misurato il loro coraggio, la loro determinazione e il loro smisurato amore con la bellezza che li ha circondati e che, alfine, li ha voluti portare con sè. Aupico che l’impegno e la tecnica dei nostri Corpi militare riescano, il prima possibile, a ricondurre Giovanni e Massimiliano all’affetto di chi li ama”.