Ambientalisti: “No al raddoppio della seggiovia Campo Imperatore”

seggioviaSecco No degli ambientalisti alla nuova seggiovia di Campo Imperatore. Le associazioni per la tutela dell’ambiente esprimono forti critiche nei confronti del progetto relativo alla nuova seggiovia Campo Imperatore-Osservatorio. Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Pro Natura, Salviamo l’Orso, TCI Club di Pescara e Wwf ricordano che l’area è interamente compresa in due Siti tutelati dalla Rete Natura 2000. In particolare, le associazioni ambientaliste ritengono che la montagna debba essere valorizzata attraverso scelte diverse e non impattanti. Inoltre chiedono al Comitato Regionale VIA di respingere il progetto, incompatibile con il territorio del Parco Nazionale e in palese contrasto con le normative europee e nazionali. “Il parere favorevole al progetto di costruzione della nuova seggiovia Campo Imperatore-Osservatorio, nel cuore della zona B (Riserva generale) del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, appena fornito dal Consiglio direttivo del Parco – dicono -, è in aperto contrasto con l’esito dell’istruttoria del suo stesso Servizio scientifico, nonché con le norme della Direttiva n. 92/43/CEE Habitat e il relativo D.P.R. di recepimento e attuazione n. 357 del 08/09/1997.  La realizzazione di progetti che abbiano un’incidenza significativa su habitat e specie prioritari di interesse comunitario – spiegano – può essere approvata soltanto per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico e solo con il parere obbligatorio e vincolante della Commissione europea. Il progetto è anche in contrasto con la Legge quadro sulle aree protette n. 394/1991, con il D.P.R. 5 giugno 1995 con il quale è stato istituito il Parco e con lo stesso Piano del Parco, approvato con delibera dal Consiglio direttivo dell’Ente in data 21/12/1999 (adottata dalle Regioni Abruzzo, Lazio e Marche) e non costituisce un intervento di mera sostituzione della seggiovia delle Fontari esistente. Il nuovo tracciato – concludono le associazioni – sarebbe invece lungo quasi il doppio (da 800 a circa 1600 metri), oltretutto spostato di circa 150 metri verso Nord”.

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