Ambiente- Acerbo (PRC): ” Ue bacchetta l’Italia e l’Abruzzo”

ueLa Commissione Europea “bacchetta” duramente l’Italia e l’Abruzzo, insieme ad altre regioni, sulle norme relative alle procedure di Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca) chiedendo l’immediata introduzione di ben 21 nuove azioni in assenza delle quali verrà aperta l’ennesima procedura d’infrazione. La Commissione Europea è intervenuta, lo scorso anno, avviando una procedura di pre-infrazione (EU-Pilot) dopo molteplici esposti riguardanti la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale che, per legge, bisogna svolgere per piani e progetti che possono incidere sulla naturalità dei cosiddetti “Siti di Interesse Comunitari e sulle Zone di Protezione Speciale”. Queste aree (53 SIC e 5 Zone di Protezione Speciali) in Abruzzo coprono circa il 35% della superficie regionale: “Si parla della conservazione dell’Orso bruno, della Lontra, dell’Aquila reale e di decine di habitat rarissimi – spiega Maurizio Acerbo- ossia di quel meraviglioso patrimonio naturalistico grazie al quale l’Abruzzo si è fregiato per decenni della dicitura di regione verde dei parchi. La Commissione – entra nel dettaglio Acerbo – ha ritenuto che in Italia (e in Abruzzo) vi sia un problema di natura sistematica nell’applicazione delle disposizioni di cui all’Art.6 commi 2, 3 e 4 della Direttiva Habitat (quelli che impongono la Valutazione di Incidenza Ambientale). Bruxelles, quindi, suggerisce 21 azioni da attuare velocemente: tra queste c’è la pubblicazione sul sito web istituzionale di tutto l’iter procedurale che porta a talune valutazioni piuttosto che ad altre affinchè, appunto, sia garantita la massima trasparenza di ogni passaggio decisionale, politico e non. In caso di mancato adempimento la Commissione riterrà l’Italia, e di conseguenza le sei regioni tra le quali figura l’Abruzzo, “inadempiente rispetto al diritto comunitario e aprirà una procedura d’infrazione” che di solito si chiude con una condanna per lo Stato inadempiente. “L’Abruzzo – conclude Acerbo –  non solo è tra le sei regioni citate, ma esce letteralmente a pezzi, con un paragrafo a lei dedicato rischiando di scontare anni di cattiva gestione del Comitato Via diretto dall’architetto Sorgi e di norme votate dal Consiglio Regionale che hanno addirittura delegato lo svolgimento della delicata procedura di Valutazione di Incidenza, materia di specialisti, a comuni che molto spesso hanno a malapena il segretario comunale figuriamoci esperti e professionisti nel settore della tutela ambientale. Un esempio su tanti? L’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo viene solo “sentito” anche per pareri che potrebbero stravolgere angoli preziosi della nostra regione”.

Sii il primo a commentare su "Ambiente- Acerbo (PRC): ” Ue bacchetta l’Italia e l’Abruzzo”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*