Ambiente: La mobilitazione contro lo “Sbloccatrivelle”

NOTRIVABRUZZOL’Abruzzo destinato a trasformarsi in distretto minerario, altro che sviluppo del turismo e Regione dei Parchi. Lo prevedeva il progetto di strategia energetica nazionale del Ministro Passera del Governo Monti, lo ribadisce il Decreto “Sblocca Italia” di Matteo Renzi segnando, di fatto, il futuro per i prossimi decenni del nostro territorio che sarà presto oggetto di assalti via terra e via mare di Compagnie che, grazie, tra l’altro, al titolo concessorio unico, possono ottenere un’unica autorizzazione per ricerca ed estrazione. Il decreto é già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed in mancanza di specifiche osservazioni tra 60 giorni sarà legge. Non c’é, dunque, molto tempo per salvarci dall’irreparabile, anche per questo ambientalisti e comitati vari, quelli che sono riusciti a far scendere in strada lo scorso aprile qualcosa come 40 mila persone per dire no alle trivelle, lanciano una generale mobilitazione su più fronti. Uno di questi é quello giuridico, Enzo Di Salvatore del Comitato No Triv: “Ci sono aspetti di anticostituzionalità in questo decreto che vanno assolutamente evidenziati, innanzitutto gli Enti Locali scompaiono totalmente dalla scena, le Regioni perdono lo strumento della valutazione d’impatto ambientale che passa nelle mani delle conferenze di servizio ma soprattutto c’é tutto il discorso relativo all’esproprio dei terreni privati che vincolano i proprietari per almeno sei anni anche per una semplice attività esplorativa.” Un sopruso vero e proprio, verrebbe da dire, al quale tutta la politica regionale dovrebbe ribellarsi: “Chiederemo un Consiglio Regionale straordinario per capire da che parte sta la nostra politica – dice Augusto De Santis del Forum H20 – ed invitiamo i nostri parlamentari a votare no al decreto anche in caso di fiducia al governo, così vediamo se i parlamentari abruzzesi stanno con Renzi o con l’Abruzzo.”

Sii il primo a commentare su "Ambiente: La mobilitazione contro lo “Sbloccatrivelle”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*