Non accennano a placarsi le polemiche nei confronti del titolare dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione dell’Aquila Paolo Aielli.
Dopo quelle del Sindaco Cialente e dell’assessore Di Stefano, l’ultima presa di posizione, in ordine di tempo contro il capo dell’Usra, arriva dal presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo che ha ritirato la propria firma sull’intesa con la quale è stato istituito l’Ufficio speciale per la ricostruzione.
Una decisione assunta da Del Corvo dopo l’incontro avuto ieri a Roma con il sottosegretario all’economia Giovanni Legnini che nei giorni scorsi aveva già evidenziato la necessità di riorganizzare la governance.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso per il Presidente della Provincia è il trasferimento di parte del personale impiegato al Genio civile ad altri uffici, operato dallo stesso Aielli.
L’Ufficio Speciale che ha tra i suoi compiti quello di “fornire l’assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata e promuovere la qualità della ricostruzione” – evidenzia Del Corvo – ritiene che il personale pagato con fondi CIPE ed impiegato presso il Genio Civile dell’Amministrazione provinciale dell’Aquila, debba trattare solo le pratiche di L’Aquila città. Sorge spontaneo domandare chi si occuperà di lavorare le pratiche dei cittadini di Barisciano o degli altri comuni del cratere o con nesso di causalità. Ricordiamo che il Genio Civile è una competenza regionale trasferita alle Province – aggiunge Del Corvo – che opera su tutto il territorio delle stesse e non offre servizi esclusivi per alcun Comune in particolare. La scelta dell’Ufficio speciale dell’Aquila avrà come uniche vittime i cittadini degli altri Comuni e le loro pratiche che verranno esiliate in fondo all’ultima delle liste”.
L’altra motivazione alla base della richiesta del Presidente della Provincia di chiusura dell’Ufficio Speciale è determinata dal mancato avvio della ricostruzione delle scuole dopo oltre cinque anni dal sisma.