video » Ancora polemiche dopo Teramo-L’Aquila. Gizzi, quando la memoria è corta

MARINO

GIZZIREDAZIONE- Ancora polemiche a distanza dopo l’increscioso episodio verificatosi, domenica scorsa, sugli spalti( settore tribuna) dello stadio di Piano D’Accio, nei minuti iniziali della finalissima play-off TERAMO-L’AQUILA, quando il Presidente del club aquilano Corrado CHIODI è stato costretto per le intemperanze del pubblico a trasferirsi nel settore ospiti. Il fatto è deprecabile, deplorevole, assolutamente da censurare. Del resto, il primo a stigmatizzare l’accaduto, porgendo le sue scuse personali, è stato il Presidente del TERAMO Luciano CAMPITELLI. Sin qui concordiamo, dunque, perfettamente con Elio GIZZI amministratore unico della società rossoblu che, tuttavia, dalla ragione passa al torto quando afferma che “evidentemente TERAMO non ha cultura sportiva”. Parole in libertà, ma soprattutto un clamoroso autogol. E già, perchè, in realtà, non è proprio datato, anzi ancora vivo il ricordo di quanto accaduto lo scorso 7 aprile domenica del derby L’AQUILA-CHIETI, terminato 1-2 per i neroverdi di DE PATRE. A fine partita, come una furia, Ercole DI NICOLA responsabile dell’area tecnica del team aquilano, dunque un dipendente del sodalizio rossoblu, ha tentato di aggredire l’arbitro del match AVERSANO di TREVISO. Scene, eufemisticamente, non proprio edificanti. La domanda, caro GIZZI, sorge spontanea” Sarebbe questa la cultura sportiva?”.


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