Ci sono anche il Presidente della Provincia de L’Aquila Antonio Del Corvo e l’ex direttore generale Walter Angelo Specchio tra i 27 indagati nei confronti dei quali il pool della Procura della Repubblica de L’Aquila ha chiesto il rinvio a giudizio al termine delle indagini sullo scandalo degli appalti di dubbia legalità gestiti dalla Provincia per le ristrutturazioni di scuole nella Marsica. Quei lavori per milioni di euro erano evitabili, secondo l’accusa sostenuta dai Pm David mancini, Stefano Gallo e Roberta D’Avolio. Si tratta della vicenda per la quale venne arrestato l’ex direttore generale della Provincia, Walter Angelo Specchio, rispetto al quale emersero diversi episodi di sprechi di denaro pubblico. Non ultimi, secondo l’accusa i soldi spesi per pagare le escort dallo stesso Specchio, il quale tuttavia nega ogni addebito.
Del Corvo è accusato di abuso di ufficio e truffa ai danni dello Stato, per alcune vicende per le quali è stato chiamato in causa in concorso con Specchio, e falso, in particolare per aver avallato la contestata «somma urgenza» dei lavori. Assieme agli amministratori la Procura ha chiesto il processo per diversi noti imprenditori, per lo più marsicani e per le altre due persone destinatarie dei primi provvedimenti cautelari Giancostantino Pischedda, sardo, procuratore speciale di un’impresa che ha fatto dei lavori ad Avezzano accettando da quella ditta presunte regalie. Indagato anche l’imprenditore Franco Rossano Palazzo, pugliese, il quale nella veste di titolare di una ditta di impianti tecnologici doveva realizzare un impianto di monitoraggio on line dei lavori edili in corso che non è stato mai attivato. Ora sarà il Gup a fissare l’udienza preliminare, prossimo step del percorso processuale.